l'inchiesta

La moglie di Salvatore Lupo difende il padre, “Non c’entra nulla”, si scava negli affari della vittima

  • In una lettera l’ex moglie di Salvatore Lupo difende il padre dalle accuse
  • I sospetti sui contrasti in famiglia dopo la separazione della coppia e i contrasti economici
  • le indagini si allargano sugli affari di Lupo e sui suoi investimenti

“Disperazione e dolore”, lo dice Giusi Barba, l’ex moglie di Salvatore Lupo in un messaggio affidato all’avvocato Salvatore Pennica e pubblicato da Repubblica, due giorni dopo l’omicidio del marito. “Sono madre di due ragazzi orfani e figlia di un padre che secondo gli inquirenti è sospettato di averli resi orfani”. Giuseppe Barba, domenica sera, poche ore dopo l’omicidio, ha subito una perquisizione domiciliare.

Tanti i contrasti familiari

A pesare i contrasti in famiglia dopo la separazione della coppia ma la ex moglie vuole allontanare i sospetti. “Con mio marito non andavo d’accordo, ma volevamo superare i contrasti, per i figli. Mio padre ha cresciuto mio figlio e io mi rifugio nella preghiera”.

A sparare un killer professionista

Intanto l’autopsia ha confermato che a sparare è stato un killer professionista. Lupo è stato raggiunto da un colpo in testa e uno sotto la spalla. Il killer poi è fuggito. Resta da capire se vi fosse un complice ad attenderlo. Le indagini sono complicate perchè nessun testimone ha deciso di parlare e dare informazioni utili all’inchiesta che scava anche negli affari di Lupo, che gestiva tre residenze per anziani in provincia di Agrigento, e anche alcuni bed & breakfast.

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I contrasti economici

L’uomo si era separato dalla moglie con cui aveva condiviso la gestione delle residenze per anziani. Nell’ultimo periodo sarebbero però sorti anche contrasti economici sul patrimonio. La donna e il padre si erano rivolti all’avvocato Pennica per denunciare Lupo alla procura di Agrigento. Un mese fa, il padre era stato aggredito da Salvatore Lupo e dal figlio. Proprio nel bar dove è accaduto l’omicidio. Un fatto eclatante a Favara, la vittima aveva però scelto di non presentare denuncia.

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