Sono ancora fermi i lavori per il ripristino e ripascimento della spiaggia di Eraclea Minoa, nell’agrigentino. Dietro alla mancata partenza dei lavori ci sarebbe la mancanza di un documento, come denuncia il Movimento 5 Stelle.
“La spiaggia di Eraclea Minoa – denuncia il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Giampiero Trizzino – continua a scomparire perché ha due nemici, l’erosione costiera e la burocrazia. Mentre la spiaggia continua ad assottigliarsi inghiottita dall’avanzata del mare, la Regione Siciliana che avrebbe dovuto intervenire per il ripascimento del litorale attraverso un progetto peraltro già con le necessarie coperture economiche, di fatto non avvia i lavori perché mancherebbe un solo documento relativo alla caratterizzazione della sabbia”.
Trizzino, dopo aver depositato una interrogazione rivolta al presidente della Regione Musumeci, svela i motivi degli ulteriori ritardi per l’attuazione del ripascimento del litorale. “Abbiamo scoperto una cosa che ha dell’incredibile – spiega Trizzino – pare infatti che le criticità siano legate al dragaggio della sabbia che verrà prelevata dal porticciolo di Siculiana Marina. Sembra infatti che l’ufficio VIA/VAS abbia effettivamente completato la procedura, ma il progetto difetti del documento relativo alla caratterizzazione della sabbia che, dal porticciolo di Siculiana Marina, deve essere portata ad Eraclea Minoa. Cioè a mancare sarebbe ancora un documento con l’analisi della sabbia”.
“Da oltre dieci mesi – sottolinea il deputato agrigentino Giovanni Di Caro – assistiamo ad un ping pong vergognoso della macchina burocratica regionale. Praticamente per un solo documento non partono i lavori e la spiaggia di Eraclea continua il suo inesorabile declino”. Sulla vicenda interviene anche il deputato nazionale M5S Giuseppe Chiazzese: “Il mare avanza giorno dopo giorno – dice – e la Regione non muove un dito, nonostante i proclami del presidente Musumeci. Una delle più belle coste siciliane sta per essere definitivamente compromessa nel massimo disinteresse del governo regionale” – conclude Chiazzese.
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