Pesanti intemperanze durante la partita di serie D tra Licata e Trapani e due Daspo per altrettanti tifosi della squadra ospite. Nella giornata odierna, il questore di Agrigento ha adottato due provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive a carico di due uomini, C.D. classe 1986 e G.M. classe 1973, entrambi residenti a Trapani che, con le condotte gravemente antisportive oltreché oltraggiose hanno rappresentato un concreto pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Le odierne misure di prevenzione, predisposte dalla divisione polizia anticrimine – ufficio misure di prevenzione personale sulla scorta degli elementi raccolti, scaturiscono dalla attività investigativa condotta dal commissariato di Canicattì che ha permesso di individuare le due persone, compiutamente identificate, responsabili di condotte pericolose durante l’incontro di calcio che si è disputato allo stadio comunale “Saraceno” di Ravanusa lo scorso 10 dicembre.
In particolare, il primo C.D., sin dal momento del suo ingresso nell’impianto sportivo si era contraddistinto per atteggiamenti insofferenti e di sfida nei confronti degli operatori di polizia intenti ad effettuate i doverosi controlli e, durante lo svolgimento della predetta partita, veniva notato mentre reggeva uno striscione recante una scritta offensiva, inoltre, nelle medesime circostanze urlava ripetutamente, all’indirizzo dei poliziotti, frasi gravemente oltraggiose.
Il secondo, invece, G. M., sottoposto alla predetta misura di prevenzione, mostrava anch’egli un atteggiamento ostile nei confronti del personale di Polizia a cui urlava ripetutamente frasi altamente ingiuriose.
I citati, come detto individuati grazie alle meticolose attività investigative, anche con l’ausilio delle immagini del personale di polizia scientifica, presente allo stadio, al termine delle indagini venivano deferiti all’autorità giudiziaria per i reati di vilipendio delle Istituzioni ed oltraggio a pubblico ufficiale.
Con i provvedimenti, ai due sottoposti la misura di prevenzione sarà inibito l’accesso, su tutto il territorio nazionale, ai luoghi ove si svolgono le manifestazioni sportive e le zone limitrofe gli impianti sportivi, rispettivamente per anni due per G.M. e per C.D. il divieto avrà una durata di anni tre. Per la violazione del citato divieto è prevista la reclusione da uno a tre anni e la multa da 10.000 a 40.000 euro.
I provvedimenti sono stati redatti dalla divisione anticrimine – ufficio misure di prevenzione personali della questura di Agrigento.