Omicidio stradale è l’ipotesi avanzata dalla Procura di Rieti per l’incidente stradale avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 settembre nel Lazio in cui persero la vita due autisti siciliani. I magistrati hanno chiuso le indagini preliminari per il terribile sinistro avvenuto sull’autostrada A1 all’altezza di Fiano Romano. A morire Alberto Vella di 34 anni e Daniel Giudice di 32, entrambi di Favara, autisti del bus della “Patti tour” con a bordo 49 migranti. Nel registro degli indagati, con accusa oltre che di omicidio stradale anche di lesioni personali colpose, è iscritto il conducente del camion con rimorchio contro il quale si è schiantato il pullman.
Rimorchio posteggiato non correttamente
Dalle indagini sarebbe emerso che il rimorchio era posteggiato in modo non corretto. Non aveva luci né segnalazioni e si trovava lungo la corsia di emergenza dell’autostrada da cui sporgeva. Dopo l’impatto il bus, con i 49 migranti a bordo che dovevano essere trasferiti in Piemonte, ha sbandato e si è ribaltato. Dagli esami è emerso che i due autisti di Favara non avevano assunto né alcool né altre sostanze che alterano la lucidità.
Oggi funerale e lutto cittadino
Oggi pomeriggio nella chiesa Madre a Favara, nell’Agrigentino, saranno celebrati i funerali dei due autisti. In città, così per come disposto dal sindaco Antonio Palumbo, sarà lutto cittadino.
Amici nella vita
Prima che colleghi, Alberto a Daniel erano amici da una vita, legati dalla passione per il folk e la musica tradizionale siciliana. Erano partiti da Porto Empedocle verso il Piemonte, uno accanto all’altro, pronti a darsi il cambio nel lungo viaggio che portava alcune decine di migranti verso i centri di accoglienza del Nord. Poi la tragedia in autostrada, vicino Roma.
La tragedia
Intorno alle 2 di notte il pullman finisce contro un tir fermo sulla corsia di emergenza e i due perdono la vita, uno sul colpo, l’altro sbalzato via dall’abitacolo dopo il terribile schianto. Venticinque migranti a bordo restano feriti, ma tutti sono sotto shock per la tragedia che ha sconvolto Favara, dove i due autisti erano conosciuti e stimati da tutti. Daniel Giudice era tornato da poco nel suo paese natale, dopo un’esperienza lavorativa in Lombardia. Quello dell’altra notte era il suo primo viaggio dal ritorno in Sicilia. “Era contento, contentissimo perché era tornato fra noi, a casa – hanno raccontato alcuni suoi amici – e questo è stato il ‘premio'”.
Felici, con i costumi folkloristici siciliani e i tamburelli della tradizione, Alberto Vella e Daniel Giudice, 34 e 32 anni, si mostrano sempre sorridenti nelle foto che pubblicano sui social. Entrambi autisti ed entrambi legati alle proprie radici, sono siciliani fino al midollo, fieri della propria provenienza.
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