Stanno bene mamma e figlia, dopo il parto a bordo di un barcone diretto a Lampedusa. La giovane donna, alla sua seconda gravidanza, ha dato alla luce la bambina in mare aperto. Subito dopo sono arrivati i soccorsi, quindi lo sbarco al molo Favaloro ed il trasferimento al Poliambulatorio dell’Asp di Palermo nella maggiore delle Pelagie dove è sempre attivo un servizio di assistenza ostetrico-ginecologica e pediatrica.

La bimba sta bene

La bambina pesa oltre 3 Kg e gode di buona salute, così come gode di buona salute la mamma, entrambi assistiti dagli operatori del Dipartimento salute della famiglia dell’Azienda sanitaria: l’ostetrica Chiara Mineo e la ginecologa Giuseppina Accordino, oltre che dalla pediatra Sabrina Spedale. Dopo le cure al Poliambulatorio la giovane donna e la figlia sono state trasferite dagli operatori del servizio 118 in elisoccorso in ospedale per il normale decorso post partum.

La storia di Fara (il nome è di fantasia) è simile a quella di un’altra giovane donna che il 24 agosto scorso aveva partorito, anche lei a bordo di un barcone, lontano dalla costa di Lampedusa

Il naufragio

Nei giorni scorsi a circa 10 miglia a sud-ovest di Lampedusa, la Guardia Costiera ha prestato soccorso ad un’imbarcazione alla deriva, ormai semisommersa e in procinto di affondare, con 7 migranti a bordo, tutti uomini di nazionalità siriana.

L’intervento

Sul punto è intervenuta la motovedetta SAR CP 324 della Guardia Costiera di Lampedusa, sotto il coordinamento del 12° Centro Secondario di Soccorso Marittimo (M.R.S.C. – Maritime Rescue Sub Center) della Guardia costiera di Palermo.
Tutti i naufraghi sono stati tratti in salvo, grazie all’intervento del Soccorritore Marittimo della Guardia Costiera imbarcato a bordo della motovedetta.

Le 7 persone, esauste, sono state quindi portate in salvo a Lampedusa. I migranti, una volta soccorsi, hanno dichiarato di essere partiti lo scorso 1° settembre dalla Libia, con a bordo 28 persone (tra cui 3 minori), 21 delle quali, durante la navigazione, sarebbero cadute in mare per le avverse condizioni metereologiche.

Sono in corso le ricerche dei dispersi con unità navali e un aereo ATR 42 della guardia costiera. Il Centro nazionale di coordinamento del Soccorso Marittimo della Guardia costiera di Roma ha allertato i centri di soccorso libico, maltese e tunisino.

Il cadavere a Lampedusa

I militari della guardia di finanza hanno recuperato in mare, al largo di Lampedusa, la parte inferiore di un cadavere. La polizia Scientifica ha già fatto tutti i necessari accertamenti ed è stato disposto, dalla procura, il sequestro dei resti umani e l’invio ad Agrigento per l’autopsia.

Appena ieri, ad un miglio dalla costa di Lampedusa, era stato recuperato un cadavere privo degli arti inferiori e di un braccio e in forte stato di saponificazione. L’unità delle Fiamme gialle, ieri, è intervenuta dopo la segnalazione del comandante del traghetto di linea Sansovino che ha avvistato la salma durante il viaggio verso Porto Empedocle.

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