La città di Favara ha ricordato oggi, nel giorno della sua morte, Calogero Marrone, favarese, deceduto il 15 febbraio del 1945 nel campo di concentramento di Dachau in Germania. Lo ha fatto con lo spettacolo di pupi, intitolato “Dalla Sicilia a Dachau. Vita eroica di Calogero Marrone” della “Marionettistica Popolare Siciliana” di Angelo Sicilia, che è andato in scena stamattina (e in replica domani alle 10 e alle 11,15) al Castello Chiaramontano della cittadina in provincia di Agrigento.
Lo spettacolo di Angelo Sicilia racconta le eroiche vicende di questo “Schindler” siciliano che viveva a Varese e che nella città lombarda, dopo le “leggi razziali”, falsificava i documenti d’identità degli ebrei e dei perseguitati politici per favorirne la fuga. Denunciato da un delatore e arrestato, Marrone fu trasferito in diverse carceri, fino alla deportazione nel campo di concentramento di Dachau, dove morì nel ’45. La sua è la storia di un siciliano esemplare, a cui è stata riconosciuta l’onorificenza di “Giusto tra le Nazioni”.
“Come favarese ancor prima che come artista, sono onorato di avere rappresentato la vita di Calogero Marrone nel suo paese di nascita – sottolinea Angelo Sicilia, direttore artistico della Marionettistica Popolare Siciliana di Palermo, già nota per l’opera di innovazione del teatro dei pupi siciliani, attraverso la creazione del ciclo dell’Opera dei pupi antimafia – perché è importante ricordare la vicenda di un siciliano di grande valore, che ebbe il coraggio di donare la sua vita per salvare centinaia di ebrei e oppositori da morte certa. Così come facciamo con i pupi antimafia, anche in questo caso, il nostro scopo è di tenere viva la memoria e il ricordo di uomini e donne straordinari, che hanno dato tutto per la nostra terra”.
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