Nell’ambito della campagna carburanti, i funzionari dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli di Porto Empedocle hanno eseguito, presso una società di autotrasporto di Licata, un controllo qualitativo sul gasolio contenuto nel serbatoio del distributore di carburanti per uso privato, utilizzato dalla società per il rifornimento dei propri mezzi di trasporto.
Dalle analisi chimiche effettuate sul campione di gasolio prelevato è emersa la non conformità del prodotto, non avente caratteristiche tipiche del gasolio per autotrazione bensì del cosiddetto gasolio “motopesca, riscaldamento o marino”, assoggettato ad un’accisa agevolata, è stata notiziata l’Autorità giudiziaria competente per territorio.
Il rappresentante legale è stato denunciato per il reato di cui all’art. 40 del TUA “sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici” in quanto il prodotto detenuto dalla società di autotrasporto è stato oggetto di miscelazione non autorizzata ovvero clandestina.
Su disposizione del GIP del Tribunale di Agrigento, l’Ufficio delle Dogane di Porto Empedocle ha eseguito il sequestro preventivo del distributore di carburante ad uso privato della società e il sequestro preventivo della somma di 4.524,31 euro l’equivalente dell’imposta evasa su complessivi 7.328 litri di gasolio.
Non è la prima volta che scatta il sequestro di gasolio non conforme o adulterato. A giugno nell’ambito delle attività di controllo svolte dai funzionari del Gruppo Operativo Regionale Antifrode della DT VII – Sicilia sulla qualità dei carburanti e sulla filiera di distribuzione, è stata individuata un’associazione dedita alla miscelazione di gasolio per autotrazione con altri prodotti idrocarburici non idonei alla carburazione.
I funzionari dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, con il supporto del laboratorio chimico mobile dell’Agenzia e con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza di Catania, nel corso dello svolgimento di una vasta operazione hanno individuato alcune autocisterne utilizzate per l’adulterazione del prodotto e la successiva consegna su impianti di distribuzione stradale ubicati nel territorio dell’agrigentino.
Le attività di verifica hanno consentito il sequestro di circa 60.000 litri di gasolio adulterato, diverse autocisterne, un impianto abusivo di distribuzione di carburante e l’impedimento dell’erogazione di prodotto non conforme da parte di un distributore stradale.
L’azione tempestiva degli operanti e l’utilizzo delle nuove tecnologie adottate da ADM con i propri laboratori chimici, ha garantito la tutela dei consumatori e la salvaguardia dell’ambiente, impedendo l’immissione in consumo del prodotto sequestrato e la denuncia di tre soggetti all’Autorità Giudiziaria.
A fine aprile i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito una vasta operazione a contrasto delle frodi nel settore petrolifero in tutta la provincia di Catania. Sequestrati oltre 100 mila litri di carburante, di due depositi clandestini, 5 autocisterne, un autocarro e denunciati 18 indagati.
I controlli nei mesi tra febbraio e aprile di quest’anno hanno riguardato l’intera filiera del trasporto, deposito e commercializzazione dei prodotti petroliferi e hanno così consentito di riscontare, in diverse circostanze, che il carburante agricolo – a cui si applica una tassazione agevolata, allo scopo di favorire il settore, particolarmente importante per l’economia locale – era in realtà destinato per i normali usi di autotrazione di tir e mezzi commerciali.
Gli interventi hanno anche permesso d’individuare a Catania e a Giarre due vaste aree destinate a depositi clandestini di carburante, nel cui complesso sono state sequestrate anche quattro cisterne e due serbatoi metallici, con gruppo erogatore e apparato conta litri. Il carburante sottoposto a controllo e successivo sequestro è stato ottenuto miscelando olii di bassa qualità e che pertanto, una volta messo in commercio nei distributori stradali e destinato al rifornimento, avrebbe potuto arrecare gravi danni alle auto.