I Carabinieri della stazione di Ravanusa, in provincia di Agrigento, dopo aver ricevuto la denuncia di furto della pisside contenente le ostie della chiesa della “Madonna di Fatima”, hanno identificato e denunciato due persone e restituito tutto al prete Don Filippo Barbera.
I militari dell’Arma si sono subito attivati per rintracciare gli autori del furto sacrilego e per recuperare una pisside e la teca utilizzata per l’adorazione eucaristica. Le indagini, che sono stati celeri ed esaustive, sono state svolte dall’Arma dei Carabinieri con massimo impegno al fine di poter aiutare la comunità svolgendo così la precipua funzione sociale di vicinanza e sostegno alla popolazione.
Acquisiti i filmati della videosorveglianza, i militari, ben conoscendo il territorio, hanno da subito individuato ed identificato gli autori del furto e le successive indagini hanno permesso di rinvenire la refurtiva e di restituirla a Don Filippo Barbera, parroco della chiesa “Madonna di Fatima”, e alla collettività dei fedeli.
I due autori del furto sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Agrigento.
Non è la prima volta che accadono furti del genere in Sicilia. Lo scorso novembre 2020 sono avvenuti due furti simili: uno al Tabernacolo presso la Chiesa del Santo Sepolcro di Bagheria (nel Palermitano) l’altro alla chiesa Madre di Bagheria, con la comunità cittadina scossa dalla paura di sette sataniche e messe nere. Tutto nel giro di una settimana.
I malviventi sono entrati nei locali della chiesa Madrice portando via tutto, candelabri, calici e oggetti preziosi comprese le elemosine che erano nelle cassette delle offerte. Prima di andare via hanno gettato le ostie consacrate per terra. Mentre nel caso della chiesa del Santo Sepolcro altre ostie erano state trafugate. Gli episodi hanno destato forte impressione nell’opinione pubblica bagherese e palermitana, ed indignazione non solo tra i credenti cattolici.