Saranno celebrati questo pomeriggio, nella chiesa San Pietro e Paolo di Favara, nell’Agrigentino, i funerali del dodicenne Davide Licata morto la sera del 21 marzo scorso mentre era impegnato in una seduta di allenamenti di basket nella palestra della scuola Guarino. Il sindaco, Antonio Palumbo, ha proclamato per oggi il lutto cittadino.
Ieri pomeriggio, all’ospedale di Agrigento, su disposizione del procuratore capo reggente, Salvatore Vella, e del pm Giulia Sbocchia, è stata effettuata l’autopsia da un’equipe di medici composta dal medico legale Alberto Alongi e dall’anatomopatologo Emiliano Maresi. L’esame dovrà fare chiarezza sulle cause della tragedia. I carabinieri di Favara, nel corso degli ultimi giorni, hanno acquisito i certificati medici di idoneità all’attività sportiva del ragazzo.
L’istruttore del dodicenne aveva riferito che Davide, per alcuni giorni, non era stato mandato agli allenamenti dai genitori perché aveva accusato un malore mentre correva ed era svenuto. “La scorsa settimana aveva avuto un malore ed era svenuto mentre correva insieme a un amico, i genitori mi avevano detto che non lo avrebbero mandato agli allenamenti nell’attesa di alcuni accertamenti. Ieri me lo sono visto spuntare e gli ho chiesto come stesse, mi ha detto che stava bene”.
Simone Barone, coach di Davide Licata, il ragazzino di 12 anni morto durante una seduta di allenamenti di basket alla scuola Guarino di Favara, rivela che nei giorni scorsi ci sarebbe stata un’avvisaglia tanto che il ragazzino, in seguito allo svenimento, aveva sospeso gli allenamenti. L’istruttore racconta i tragici istanti del malore. “Avevamo concluso la sessione di allenamento e stavamo preparando la partitella conclusiva, a un certo punto si è sentito male ed è caduto. Abbiamo chiamato l’ambulanza che è arrivata dopo pochi minuti, nel frattempo abbiamo provato a rianimarlo”.