Tentato omicidio a Joppolo Giancaxio, paese a pochi chilometri di Agrigento. Ad essere stato gravemente ferito un giovane di 23 anni. Il fatto è accaduto ieri sera, nella centrale via Kennedy. La sparatoria, sarebbe scaturita da un litigio per futili motivi con un coetaneo. I militari stanno interrogando dei giovani per ricostruire i fatti ma, al momento, non ci sono fermati.
I medici dell’ospedale San Giovanni di Dio, dove è stato trasportato dopo un iniziale accesso alla guardia medica del paese, gli hanno diagnosticato la lesione del midollo osseo. Il proiettile, perforando l’addome e una vertebra, gli ha gravemente danneggiato la spina dorsale, e rischia di rimanere paralizzato.
Interrogato un commerciante
Un giovane commerciante è indagato per il tentato omicidio di questa notte. L’uomo, in questo momento, viene interrogato dai carabinieri nella caserma del paese con l’assistenza del suo legale Santo Lucia. La procura e i militari stanno ascoltando la sua versione dei fatti e, subito dopo, decideranno se emettere un provvedimento di fermo.
Ancora da ricostruire il contesto in cui sarebbe scaturita la sparatoria nei pressi di Via Kennedy: pare che il negoziante, dopo il litigio per ragioni non ancora chiarite, sarebbe andato a prendere la pistola del padre e avrebbe fatto fuoco.
Il tentato omicidio a Messina
Tentato omicidio e atti persecutori. Queste le accuse per un messinese che è stato arrestato dalla squadra mobile sulla scorta di un provvedimento emesso dal gip.
L’uomo, nel mese di luglio, avrebbe tentato di strangolare una giovane donna in piazza Duomo. Dopo l’aggressione, la vittima sarebbe stata trascinata nell’abitazione dell’uomo e qui sarebbe stata spinta pericolosamente sul davanzale del terrazzino con una conseguente minaccia di morte.
L’indagine della procura e della polizia, fatta di ascolto dei testimoni e analisi delle chat, ha portato all’individuazione dell’uomo che da tempo aveva messo in atto molestie nei confronti della vittima alla quale si era attaccato morbosamente. Pedinamenti, intrusioni nella vita provata e minacce erano all’ordine del giorno e rivolti anche agli amici della donna.
Prova a colpirlo con la motosega durante lite, arrestato per tentato omicidio
I carabinieri della stazione di Castellammare del Golfo hanno arrestato in flagranza un pregiudicato 24enne del luogo per il reato di tentato omicidio. L’uomo, al culmine di una lite con un operatore ecologico sulle modalità di raccolta dei rifiuti, avrebbe impugnato una motosega e, dopo averla messa in funzione, avrebbe provato più volte a colpire la vittima che, grazie ad un attrezzo di lavoro, ha avuto la prontezza di schivare i colpi.
I vicini di casa, spaventati dalle urla, hanno allertato i carabinieri che in poco tempo sono giunti sul posto impedendo che l’evento potesse giungere a ben più gravi conseguenze che, fortunatamente, non si sono concretizzate. Nessuno dei coinvolti riportava lesioni.
Dall’analisi dell’attrezzo da lavoro è stato possibile rilevare i tagli e le scanalature che la motosega avrebbe cagionato. Tratto in arresto, a seguito dell’udienza di convalida, è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere.
Duplice tentato omicidio dopo una lite, arrestato 33enne
Poche settimane fa, i carabinieri della stazione di Campobello di Licata hanno arrestato un uomo di 33 anni del posto, gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio, lesioni personali, minaccia e porto abusivo di armi.
Secondo quanto ricostruito, lo scorso 22 maggio l’uomo, al termine di una lite scaturita per futili motivi nelle campagne di Butera, avrebbe utilizzato un coltello a serramanico per accoltellare due persone, anch’esse di Campobello di Licata. Le vittime riportarono ferite alla testa e al collo e furono ricoverate all’Ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta, dimesse poi con 15 giorni di prognosi.
Le indagini dei militari dell’Arma hanno portato in breve tempo all’individuazione di gravi indizi di colpevolezza a carico del 33enne. Poco dopo i fatti, l’uomo era stato rintracciato dai militari che, a seguito di una perquisizione, avevano trovato e sequestrato l’arma del delitto. Il presunto aggressore è stato quindi arrestato e condotto presso il carcere di Agrigento, come disposto dall’autorità giudiziaria. Ora spetterà al giudizio di merito valutare in via definitiva le sue responsabilità.
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