Cancelli chiusi in tutte le scuole di Agrigento.
Due bambini sono risultati positivi allo screening del drive in e il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, chiude anche la scuola elementare e prima media.
Nonostante l’ordinanza del presidente della regione Nello Musumeci prevedesse la chiusura di tutte le scuole, tranne la scuola dell’infanzia, elementari e prima media, il Primo Cittadino, dopo l’escalation dei contagi nella città dei templi, va oltre e chiude tutti gli istituti scolastici.
Troppo rischiosa per il sindaco, la didattica in presenza.
“Proprio oggi – dice Miccichè – allo screening del drive in nel piazzale Caos, altri due bambini, uno di scuola elementare e uno di scuola media inferiore, sono risultati positivi. Essendo asintomatici lunedì sarebbero andati regolarmente in classe e avrebbero contagiato in breve compagni e insegnanti. E questi a loro volta avrebbero contagiato i parenti. Ma c’è anche l’assembramento all’entrata e all’uscita della scuola”.
Per Miccichè “Chi può continuerà la didattica a distanza. Ma in presenza no. E’ troppo rischioso”.
“Qualsiasi decisione si prenda, ci sarà sempre un punto di vista diverso e per questo alcune persone non saranno d’accordo.
Lo capisco, e in democrazia tutti abbiamo la possibilità di esprimere il nostro dissenso. Ma chi amministra deve seguire gli interessi generali e garantire soprattutto la vita, la salute e la sicurezza del popolo che amministra”.
E ancora: “Non si possono contingentare bambini piccoli che toccano tutto e si toccano tra loro. Bisogna fare qualche sacrificio. Tutti dobbiamo farlo. Nell’interesse della loro vita, della nostra e di quella dei nostri cari. Ci sarà tempo per tornare alla normalità. Ma non è adesso”.
Dopo la decisione, incalzano le polemiche sui social e anche l’ex sindaco Lillo Firetto riprende la questione.
“Da ex sindaco – spiega Firetto – si chiude la stalla dopo che i buoi sono scappati. E poi un sindaco troppo supino con l’Asp per evidenti ragioni di appartenenza politica. Credo che ad Agrigento sia stato gestito tutto con leggerezza. Ora si corre ai ripari”.
Nonostante la sospensione delle attività didattiche, lo screening della popolazione scolastica è continuato in città, ma in tanti hanno disertato l’appuntamento.
Alunni, insegnanti e personale scolastico sono stati invitati a sottoporsi al test del tampone rapido per tracciare l’eventuale mappa dei contagi nelle postazioni drive-in allestite dall’Asp di Agrigento, ma sono stati pochi i tamponi effettuati.