Non si arresta il fenomeno dell’erosione costiera lungo le coste dell’Agrigentino, un fenomeno che ogni anno si porta via una quantità enorme di sabbia lasciando praticamente sguarnite tanti splendidi lidi. A San Leone è bastata una ponentata estiva per far avanzare verso est l’erosione nel viale delle dune e minacciare nuovamente la pista ciclabile e la strada. Lo denuncia Mareamico Agrigento.
Allarme sicurezza in spiaggia
L’associazione ambientalista sottolinea anche un pericolo imminente per i frequentatori della spiaggia. “Ma c’è di più: la mareggiata di questa notte ha portato in superficie la palificazione dell’ex chiosco Magaria, rendendo nuovamente la spiaggia pericolosissima per la balneazione”.
San Leone spiaggia da incubo, detriti e ferri arrugginiti minacciano i bagnanti
Gravi carenze nella gestione della spiaggia di San Leone, nota località balneare di Agrigento, mettono a rischio l’incolumità dei bagnanti. A lanciare l’allarme è l’associazione ambientalista Mareamico, che denuncia una situazione di degrado assimilabile alle zone di guerra. Nonostante il recente ripristino della pista ciclabile, la spiaggia versa in condizioni pietose: guard rail abbandonati tra gli scogli, cumuli di detriti lasciati sulla battigia, ferri e tubi arrugginiti che spuntano dal fondo del mare.
Litorale deturpato
Tutto ciò, oltre a deturpare lo splendido litorale, costituisce un serio pericolo per i bagnanti, che rischiano di ferirsi. Per questo Mareamico ha chiesto un intervento urgente al Comune e al Genio Civile, prima che si verifichino incidenti. La situazione richiede un immediato ripristino del decoro e della sicurezza di quello che dovrebbe essere un fiore all’occhiello della costa agrigentina.
Plastica killer, tartaruga marina vittima della plastica ad Agrigento
Una tartaruga uccisa con molta probabilità dalla plastica. Lo scorso 23 maggio l’associazione ambientalista Mareamico aveva rinvenuto nel bagnasciuga della spiaggia della Babbaluciara a San Leone, nell’Agrigentino, una tartaruga morta. Lo stesso giorno la carcassa è stata trasportata da volontari di Marevivo Sicilia presso l’Istituto Zooprofilattico di Palermo, che ha effettuato l’esame autoptico e il risultato è stato sconcertante.
Risultati dell’autopsia: plastica e alghe aliene
Nel suo stomaco è stato trovato un grosso quantitativo di rifiuti plastici ed anche la presenza di alghe aliene, della specie Sargassum, che si è diffusa rapidamente negli ultimi anni nel mediterraneo a causa dell’aumento delle temperature del mare, legato ai cambiamenti climatici. “I risultati della necroscopia – dicono da Mareamico – devono far riflettere sull’importanza di ridurre l’utilizzo di plastica monouso e soprattutto devono impegnare tutti a non abbandonarla in ambiente”.
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