“In Sicilia è emergenza senza tregua sugli sbarchi. E vorrei fosse chiaro che non si tratta solo di una emergenza sanitaria, per la quale la Regione sta facendo di tutto per assicurare la sicurezza dei cittadini siciliani e di chiunque arriva nell’Isola. C’è una emergenza politica senza precedenti: perché a parità di condizioni climatiche rispetto allo scorso anno gli arrivi aumentano in modo così sensibile? Io voglio dare atto degli sforzi di queste ultime ore. Ma adesso si tratta di gestire una emergenza e servono fatti!”
Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
“Nei mesi scorsi – prosegue il governatore – si sarebbe dovuto attivare un’azione politica i cui mancati effetti oggi li paga la Sicilia. E l’Europa? Zitta e silente. Lo ribadirò mercoledì alla commissione Schengen che mi audirà con i colleghi Santelli e Solinas. E ribadirò che intravedo occhi sgargianti in chi si sfrega le mani per gestire un nuovo business dell’accoglienza, che magari diventerà il business della quarantena. Così non si va lontano. Forse è il caso che un vertice in Sicilia lo convochi direttamente il premier Conte. Lo aspettiamo. Intanto oggi hotspot pieno a Lampedusa e migranti in arrivo a Pozzallo. A flotte e senza tregua”.
L’11 luglio scorso il governatore è stato a Lampedusa. In occasione della sua visita, ha chiesto lo stato di emergenza proprio per gli sbarchi.
Intanto oggi, la Federazione sindacale di polizia (Fsp), tramite una nota denuncia che “fra i numerosi migranti arrivati negli ultimi giorni a Lampedusa risultano diversi casi di positività al Covid19, ma non sembra affatto che i meccanismi di risposta sanitaria siano immediati”.
“Urgono protocolli di intervento certi e stabili – aggiunge il segretario dell’Fsp Walter Mazzetti – che tengano al riparo dai rischi altissimi del momento la cittadinanza e gli operatori delle forze dell’ordine impegnati massicciamente sull’isola. E serve che siano individuati luoghi idonei che consentano immediati spostamenti dei positivi e dei numerosi migranti che devono rimanere in quarantena”.
“Ci risulta che i test sierologici hanno dato risultato positivo per 25 persone – spiega Antonio Allotta, segretario del sindacato di polizia Mp -. La situazione ci preoccupa, perche’ tutti i nuovi sbarcati sono stati sul molo per ore, i positivi sono rimasti a lungo divisi dagli altri da una corda rossa, e tutti gli altri, che evidentemente devono essere sottoposti alla quarantena, sono stati pure in attesa sul posto”.
“Adesso i positivi sono stati portati in una piccola struttura chiusa, e saranno sottoposti a ulteriori esami, mentre gli altri – aggiunge – sono stati divisi in gruppi e sono ancora in attesa. E non ci risulta che si sappia neppure dove devono essere spostati. Ci sono moltissimi colleghi impegnati a cinturare la zona, ma non e’ cosi’ che ci aspettiamo debba essere gestita la situazione”.
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