Gli ispettori nazionali del lavoro hanno eseguito controlli negli stabilimenti balneari in provincia di Agrigento. Due imprese ispezionate sono risultate irregolari. Nella prima è stato trovato un lavoratore in nero, su un totale di due lavoratori presenti.

La sospensione

Gli ispettori hanno disposto la sospensione dell’attività imprenditoriale per lavoro nero, per un importo di 2.500 euro, ed hanno impartito prescrizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per omessa sorveglianza sanitaria e omessa formazione e informazione dei lavoratori. Nei confronti del titolare sono state elevate ammende per circa 22 mila euro. Nella seconda impresa è stata rilevata la presenza di un impianto di videosorveglianza non autorizzato, ed è stato pertanto adottato un provvedimento di prescrizione obbligatoria volto alla rimozione dell’impianto.In questo caso sono state elevate per 1.500 euro.

I controlli nel Catanese

Proseguono i servizi di controllo delle Volanti del mare della Questura nella fascia costiera catanese, ancora molto affollata, per garantire la sicurezza dei bagnanti e diportisti, come pure per vigilare sul rispetto delle norme nelle aree protette, così come disposto dal Questore di Catania sin dall’inizio della stagione estiva.

Numerosi controlli e identificazioni

Negli ultimi giorni, i poliziotti hanno controllato 31 imbarcazioni e hanno identificato 56 persone che, a vario titolo, si trovavano a bordo.

Infrazioni al Codice della Navigazione e all’Area Marina Protetta

Complessivamente, sono emerse ben 12 infrazioni al Codice della navigazione e delle speciali regole previste a tutela dell’Area Marina Protetta dei Ciclopi.

Tipologie di violazioni riscontrate

Le irregolarità accertate sono relative sei alla navigazione pericolosa sotto costa, due all’eccessiva velocità all’interno della zona protetta, due alla mancanza di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile verso terzi, una alla guida di una moto d’acqua senza patente nautica e l’ultima alla navigazione vietata con le moto d’acqua all’interno dell’area protetta.

Sanzioni e sequestri

Per le violazioni riscontrate, la Polizia di Stato ha elevato complessivamente sanzioni per un totale di 7964 euro. Inoltre, i poliziotti hanno operato tre sequestri dei natanti che non saranno riconsegnati ai proprietari se prima non verranno pagate le relative sanzioni.

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