A Lampedusa c’è una spiaggia dove regna l’incuria e il degrado, è quella di Cala Madonna. L’allarme viene lanciato da Legambiente che ha chiesto la demolizione di una rampa in cemento abusiva ora sottoposta a sequestro e l’identificazione dei responsabili di questo scempio.
Mentre la Spiaggia dei Conigli raccoglie riconoscimenti internazionali per la qualità ambientale e della gestione svolta da Legambiente, a poche centinaia da questo gioiello si realizzano opere abusive in grave danno dell’ambiente e dell’immagine turistica dell’isola. Il caso viene denunciato dall’associazione ambientalista che pone l’accento sulla costruzione ad opera di ignoti di una rampa in cemento, larga oltre 2 metri e lunga 16, su aree demaniali.
La rampa, in particolare, sarebbe stata costruita tagliando con un mezzo meccanico la dura roccia di Cala Madonna. Si tratta di un luogo vincolato paesaggisticamente e considerato dall’Unione Europea come “Zona Speciale di Conservazione” e “Zona di Protezione Speciale”.
In seguito al sequestro dell’area, Legambiente chiede che vengano individuati e sanzionati i responsabili dell’opera abusiva. Al Comune, proprietario di gran parte dell’area, viene chiesto l’abbattimento, come avvenuto nell’aprile del 2018 per scivoli e discese a mare abusivi lungo la costa agrigentina su iniziativa della Guardia di Finanza e della Procura della Repubblica di Agrigento.
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