Un trauma cranico e una ferita lacero – contusa, che ha richiesto diversi punti di sutura.
È questo il bilancio dell’aggressione subita da un assistente capo della Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale Petrusa di Agrigento da un detenuto rumeno, all’atto della registrazione presso l’Ufficio Matricola.
A darne notizia è il segretario nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria Armando Algozzino che, in una nota, esprime “preoccupazione e sgomento per l’ennesimo atto di violenza che si consuma all’interno di una struttura carceraria a danno del personale”.
Nei giorni scorsi, l’esponente della Uil aveva infatti denunciato un altro gravissimo episodio, ovvero l’aggressione di due poliziotti penitenziari presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Acireale, in provincia di Catania.
“Ferma restando la validità dei principi di reinserimento sociale e rieducazione dei detenuti – sottolinea il segretario – non è più tollerabile che il personale della Polizia Penitenziaria, impegnato nel delicatissimo compito di garantire sicurezza e rispetto delle regole, sia oggetto di aggressioni di inaudita violenza, purtroppo sempre più frequenti”.
Nella nota, il sindacato chiede “pene severissime per chi, gratuitamente, aggredisce le forze dell’ordine”.
Nel caso specifico, il detenuto rumeno si era già reso protagonista di un fatto simile presso una casa circondariale palermitana.
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