Il capogruppo del Pd al consiglio comunale dell’isola punta il dito sulla Siremar

Decine di camion per Lampedusa fermi a Porto Empedocle, Martello “Intervenga Aricò”

“Non si comprende il motivo per il quale nei mesi invernali la Siremar utilizza il traghetto ‘Sansovino’ per i collegamenti tra Porto Empedocle e Lampedusa mentre proprio nei mesi estivi, durante i quali il traffico di passeggeri e soprattutto di merci è notevolmente superiore, mette a disposizione un traghetto più piccolo. Il risultato è che a Porto Empedocle ci sono decine di camion e container fermi in attesa di potersi imbarcare per fare arrivare a Lampedusa merci e beni alimentari”. Lo dice Totò Martello, capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Lampedusa e Linosa.

“A quanto mi risulta – aggiunge Martello – i titolari di alcune imprese di trasporto si sono rivolti all’amministrazione comunale dell’isola ma il sindaco Filippo Mannino evidentemente è distratto da altre questioni per potersi occupare dei veri problemi dei lampedusani e dei linosani. Faccio appello all’assessore regionale alla Mobilità Alessandro Aricò affinché verifichi quanto sta accadendo ed intervenga nei confronti della Siremar per ottenere, nel rispetto del contratto di servizio con la Regione, l’utilizzo di un traghetto di capienza adeguata alle esigenze dei cittadini e delle realtà produttive ed imprenditoriali delle Pelagie nella stagione estiva”.

La morte durante la traversata a Lampedusa, due arresti

Nei giorni scorsi sono arrivati gli arresti in seguito alla tragedia del mare che si è consumata nelle acque dell’isola siciliana di Lampedusa nelle prime ore dello scorso 7 luglio, quando un’imbarcazione con a bordo 46 migranti, per lo più di nazionalità bengalese, è naufragata in prossimità dell’isola, inabissandosi dopo l’urto con gli scogli. Delle 46 persone a bordo, 43 sono state soccorse e tratte in salvo sulle coste di Lampedusa, mentre 3 hanno perso la vita: due risultano ancora dispersi in mare, mentre il corpo di un migrante egiziano è stato recuperato dalle acque.

La polizia in seguito alle indagini condotte presso l’Hotspot di Lampedusa dagli agenti della Squadra Mobile di Agrigento, del Servizio Centrale Operativo e della S.I.S.C.O. di Palermo, ha eseguito un fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura della Repubblica di Agrigento nei confronti di due soggetti di nazionalità egiziana e siriana, sbarcati anch’essi a Lampedusa in quel tragico 7 luglio.

I due fermati sono ritenuti responsabili del reato previsto dall’articolo 12 bis del Testo Unico sull’Immigrazione, perché avrebbero fatto entrare illegalmente in Italia i migranti, al fine di trarne profitto, conducendo e tracciando la rotta di un’imbarcazione del tutto inadatta alla traversata e in condizioni precarie, tale da mettere in serio pericolo la vita delle persone a bordo.

I due presunti scafisti sono stati portati nel carcere di Agrigento, in attesa dell’udienza di convalida del fermo.

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