Il traghetto “Sansovino“, che collega Porto Empedocle con Lampedusa e Linosa, è rimasto ieri sera all’ancora perché un membro dell’equipaggio è risultato positivo al Covid-19 e trasferito in isolamento in una apposita struttura.

Stop al traghetto, proteste dei turisti

Gli altri membri dell’equipaggio sono rimasti invece, in quarantena, sulla motonave che è stata, di fatto, bloccata dalle autorità sanitarie. Inevitabili le lagnanze di quanti, agrigentini e turisti, erano sulla banchina di Porto Empedocle pronti ad imbarcarsi per raggiungere le Pelagie. È anche intervenuta la polizia per placare le proteste.

Annullato trasferimento di 110 migranti

Ferma, per motivi sanitari, la motonave “Sansovino”, è stato annullato il trasferimento – previsto per la mattinata di oggi – di 110 migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa. Nella struttura di primissima accoglienza sono rimasti pertanto, dopo i trasferimenti di ieri con traghetti e su nave quarantena Aurelia, 691 ospiti a fronte di una capienza massima prevista di 250.
Con il pattugliatore V190 della Guardia di finanza sono stati però già spostati, all’alba, 50 migranti che sbarcheranno a Porto Empedocle tra circa 6 ore.

Proseguono intanto gli sbarchi

Lampedusa che diventa “porto sicuro” per il veliero Nadir della Ong tedesca Resqship di Amburgo, ma che resta sempre terra di approdi per i barchini stracolmi di migranti in cerca di una nuova vita. Sono stati pochi – appena 108 – quelli che sono riusciti ad arrivare sulla più grande delle isole Pelagie. Pochi, a fronte dei 542 arrivati nelle 24 ore precedenti con 23 sbarchi.

Via ai trasferimenti

Ieri è stato il giorno dei trasferimenti e si è cercato di alleggerire le presenze all’hotspot. Nella struttura di primissima accoglienza di contrada Imbriacola. Ieri mattina, con il traghetto di linea per Porto Empedocle, sono stati trasferiti in 114; nel pomeriggio, 160 sono stati portati sulla nave quarantena “Aurelia” che è riuscita ad approdare a Cala Pisana e in serata altri 80 sono partiti con il traghetto di linea con destinazione Porto Empedocle.

A disporre gli spostamenti è stata la Prefettura, d’intesa con il Viminale. Ad occuparsene, così come anche della gestione dell’hotspot, è invece la polizia.

Nel pomeriggio, al veliero Nadir della Ong tedesca Resqship di Amburgo è stato assegnata Lampedusa quale porto sicuro e, a molo Favarolo, sono scesi 12 tunisini. In nottata e in mattinata, dallo stesso veliero c’erano state due evacuazioni mediche con un totale di 3 persone, che, dopo un primo controllo sanitario al Poliambulatorio, sono stati subito collocati all’hotspot.

 

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