L’agrigentino è nel limbo dei contagi: chiuso il Liceo Classico “Empedocle” di Agrigento e tutte le scuole di ogni ordine e grado di Raffadali.
Ad Agrigento 13 positivi in un solo giorno e a Raffadali 30 positivi in 2 giorni.
Il sindaco di Raffadali ,visto la rapidità di diffusione del contagio, parla di “probabile variante inglese e di situazione preoccupante”.
Oltre 30 contagi in 48 ore, molti di questi in età scolare e per il Primo Cittadino di Raffadali Silvio Cuffaro, le cause sono dovute a “irresponsabilità e libertà esagerata”.
“La situazione epidemiologica è incontrollabile negli ultimi due giorni – spiega amareggiato sui social -. Abbiamo superato la soglia massima di contagi che il Presidente del Consiglio ha previsto per la chiusura delle scuole, e l’abbiamo fatto in soli due giorni. Il fatto che si tratti di giovani in età scolare (nella maggior parte dei casi) e la rapidità della diffusione, mi fa temere si tratti della variante inglese. La situazione è preoccupante”.
Per il sindaco “simbolo” della lotta al covid “da oggi il gioco diventa pericoloso”. Silvio Cuffaro, da quando è scoppiata la pandemia, si è posto sempre in prima linea, per arginare la diffusione dei contagi nella città che amministra, e i suoi concittadini gliene hanno sempre dato atto.
“Sono costretto a chiudere tutte le scuole con attivazione della dad, e tantissimi altri provvedimenti che interessano banche, poste e tutti esercizi commerciali che vi comunicherò appena avremo deciso con l’unità di crisi”.
Un Cuffaro particolarmente arrabbiato e dice: “Non chiedo più, adesso esigo. Esigo ordine, esigo rispetto, esigo che siate ligi a regole rigidissime, da ora in poi non guarderò in faccia nessuno, e non sarò accondiscendente a nessun comportamento che non sia perfettamente in linea con le regole, qui si tratta di salvaguardare la vita dell’intera comunità”.
“Domani convocherò l’unità di crisi in urgenza per definire le nuove regole comportamentali, intanto vi prego: non uscite di casa se non per necessità. Il virus non cammina, ma corre sulle gambe di molti che non lo sanno e lo diffondono inconsapevolmente. Da oggi in poi cambio rotta. Io sono a disposizione con tutta la mia squadra, se avete difficoltà e non potete uscire chiamatemi e penseremo noi a farvi arrivare quello che vi serve per rimanete a casa ma dovete collaborare”.
Situazione difficile anche ad Agrigento città, dove il virus sta correndo velocemente, soprattutto tra i giovani. Il sindaco Franco Miccichè si rivolge proprio a loro: “Siate responsabili”.
Chiuso dal 4 al 14 marzo il Liceo Classico “Empedocle” dopo la che l’Asp ha accertato 5 casi positivi di 5 alunni appartenenti alla stessa classe.
Il Primo Cittadino, ha già fatto effettuare la prima sanificazione il 2 marzo, dell’intera scuola e ne farà fare una seconda giorno 14, prima dell’eventuale rientro in classe.
Dopo gli assembramenti che si sono verificati nello scorso fine settimana, nella zona balneare di San Leone – dove tantissimi giovani dell’intera provincia, si sono riversati per trascorrere il pomeriggio – il sindaco di Agrigento spiega: “Noi prenderemo provvedimenti per San Leone concordati con la Prefettura. Ma i giovani devono capire cosa rischiano e i loro genitori dovrebbero spiegare ai loro figli che stare una sera con gli amici senza osservare le prescrizioni anti contagio può costare caro. Sia dal punto di vista di una sanzione ma soprattutto dal punto di vista della salute. Non è vero che il Covid 19 è come una influenza. E’ molto di più e se trasmessa a persone debilitate può avere anche effetti letali”.
“Lo confesso, avevo sperato di sbagliarmi – afferma deluso Miccichè – ma lo sapevo che presto la curva dei contagi sarebbe salita. Ci sono stati troppi comportamenti irresponsabili da quando la Sicilia è diventata zona Gialla. E oggi si registrano i primi segni di quanto si paventava.
13 nuovi casi di persone positive al coronavirus in un giorno solo. Cinque sono studenti del liceo classico Empedocle, che ho dovuto chiudere alle attività didattiche in presenza fino al 14 marzo, perché ho accolto una istanza in tal senso presentata dal direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp Vittorio Spoto”.
“E con sole due guarigioni, il dato dei positivi totali in trattamento è risalito a 56 casi. E temo non sia finita. Di solito ci vogliono diversi giorni prima che il virus si manifesta, per cui nuovi casi potrebbero registrarsi nei prossimi”.
“Noi come Comune – conclude il sindaco di Agrigento – ci siamo attivati per aiutare gli ultraottantenni a prenotarsi per fare la vaccinazione. Sappiamo che sono una fascia a rischio e per questo facciamo la nostra parte per aiutarli. Sono i nostri padri, i nostri nonni. Non mettiamo a rischio anche la loro. Siate responsabili”.