Per “Trattamento disumano in hotspot”

La Corte europea condanna l’Italia per la detenzione di tre migranti a Lampedusa

La Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per le condizioni di vita e la detenzione di tre migranti tunisini nell’hotspot di Lampedusa tra il 2017 e il 2019. In tre sentenze distinte la Cedu afferma che i migranti sono stati sottoposti a “un trattamento disumano e degradante” a causa delle condizioni di vita nell’hotspot.

Sono stati “arbitrariamente privati della loro libertà”, afferma, perché trattenuti nell’hotspot “senza una base giuridica chiara e accessibile e in assenza di un provvedimento motivato che ne disponesse la detenzione”.

L’Italia dovrà pagare anche spese legali

Nella sentenza i giudici di Strasburgo evidenziano che i tre migranti sono stati tenuti nell’hotspot per periodi che vanno dai 17 giorni a oltre 2 mesi, anche se il posto era sovraffollato, le condizioni igieniche erano carenti, e mancavano i letti. Uno c’è rimasto anche dopo lo scoppio di un incendio. La Cedu ha stabilito che l’Italia dovrà versare a ciascun migrante, di cui non rivela l’identità, 5mila euro per “danni non pecuniari” e altri 4mila per le spese legali.

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Arrestati 5 immigrati

I poliziotti della squadra mobile di Agrigento hanno arrestato 5 immigrati, 3 dei quali a Lampedusa dove sono sbarcati nelle ultime ore nonostante fossero gravati da decreto di respingimento. Un tunisino di 35 anni è stato arrestato ad Agrigento in esecuzione di un ordine di carcerazione della Procura di Macerata: deve scontare 3 anni, 6 mesi e 15 giorni di reclusione per aver violato disposizioni inerenti il testo unico sull’immigrazione. Sottoposto a fermo, sempre per violazioni alle norme sull’immigrazione, un egiziano di 41 anni. I primi tre sono stati posti ai domiciliari nell’hotspot di Lampedusa. Gli altri due sono stati portati al carcere di Agrigento

In 130 lasciano Lampedusa, nell’hotspot restano in 6

Hotspot di Lampedusa svuotato. Sono appena sei i migranti presenti nella struttura di contrada Imbriacola da dove, in tarda mattinata, 130 ospiti sono stati accompagnati dalla polizia al porto e imbarcati sul traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle.

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