Agrigento

Stop al concerto di De Martino ma lui precisa “Mai inneggiato alla mafia”

Ancora uno stop per il cantante neomelodico Daniele De Martino. La questura di Agrigento ha sospeso le autorizzazioni per l’esibizione che l’artista palermitano avrebbe dovuto tenere il 12 agosto a Sant’Anna di Caltabellotta. Secondo quanto racconta il giornale La Sicilia il motivo sarebbe da ricercare negli accertamenti in corso dopo che nelle scorse settimane anche altre questure e prefetture in diverse città italiane avevano impedito i concerti programmati del 29enne.

Testi controversi

I testi delle canzoni di De Martino, nome d’arte di Agostino Galluzzo, conterrebbero riferimenti benevoli nei confronti dei detenuti sottoposti al regime del 41bis e frasi offensive contro le forze dell’ordine e i collaboratori di giustizia. Una ragione sufficiente perché le autorità preposte alla sicurezza pubblica decidessero di impedire le sue performance dal vivo, molto seguite e attese, soprattutto tra i giovani.

De Martino smentisce “Mai inneggiato alla mafia”

Ma il cantante, attraverso il suo leale, fa sapere che le cose non stanno così. “Il sig. Galluzzo Agostino in arte “Daniele De Martino non ha mai cantato e non canta canzoni “benevoli” nei confronti dei detenuti al 41 bis e negative nei confronti delle forze dell’ordine e dei pentiti” si legge in una nota con richiesta di pubblicazio0ne da parte del legale.

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L’ascesa alla fama di Daniele De Martino

L’artista, originario del capoluogo siciliano, ha iniziato a farsi conoscere nelle feste popolari palermitane per poi acquisire popolarità in tutta Italia nel 2018 con il brano “Bella bionda”, cantato in italiano. La canzone è diventata un vero tormentone senza apparenti riferimenti alla criminalità organizzata. Oggi De Martino conta oltre un milione di follower sui social network e i suoi pezzi raggiungono migliaia di download sulla piattaforma Spotify.

Il concerto annullato a Sant’Anna di Caltabellotta

Il concerto previsto a Sant’Anna di Caltabellotta, frazione del centro montano in provincia di Agrigento, era stato organizzato dal comitato per i festeggiamenti in onore del Santissimo Crocifisso. L’evento, pubblicizzato anche sui social, avrebbe dovuto richiamare fans da tutto il circondario e non solo. Ma la questura agrigentina, dopo i necessari accertamenti, ha deciso di sospendere l’autorizzazione in vista dello spettacolo. Non è la prima volta che accade. Già lo scorso giugno diverse questure e prefetture italiane avevano impedito live del cantante, sia per i testi delle sue canzoni ritenuti ambigui sia per alcuni selfie pubblicati sui social con soggetti considerati legati alla criminalità organizzata.

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Non è un caso isolato

Nel 2021 anche la questura di Palermo aveva emesso un avviso orale nei confronti del giovane artista, manifestando preoccupazione per la vicinanza ad ambienti di Cosa Nostra che l’artista avrebbe palesato. Le verifiche delle autorità competenti continueranno ad analizzare testi e frequentazioni di De Martino per valutare la concessione o meno di futuri permessi per esibizioni pubbliche.

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