I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cammarata e della Stazione di Casteltermini hanno arrestato, in flagranza di reato, un trentanovenne operaio del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nel corso di un servizio di controllo del territorio, i militari hanno notato movimenti sospetti dell’uomo che, a bordo di un furgone successivamente accertato non essere di sua proprietà, si dirigeva fuori paese in direzione di Agrigento. L’uomo è stato quindi fermato e controllato alle porte del centro di Favara.
Arresto e domiciliari
Al termine della perquisizione personale e veicolare, i carabinieri hanno trovato l’uomo in possesso di un panetto di cocaina dal peso di 413 grammi, sottoposto a sequestro. L’Autorità Giudiziaria, informata dai militari operanti, ha disposto per l’operaio gli arresti domiciliari in attesa di udienza di convalida, nel corso della quale il gip ha convalidato l’operato dei militari, disponendo il mantenimento della misura cautelare in corso con l’applicazione del braccialetto elettronico.
La cocaina rosa
Stava viaggiando in auto con i familiari, quest’ultimi ignari che avesse con sé della droga, tra cui la “cocaina rosa”. I finanzieri della compagnia di Caltagirone, durante un’attività straordinaria di pattugliamento, nel corso dei molteplici controlli di polizia su strada, hanno individuato un giovane calatino in possesso di alcune dosi di sostanze stupefacenti. In particolare la cocaina rosa, chimicamente denominata 2C-B, rientra tra i farmaci psicoattivi dissociativi che, generando visioni e distorsioni della realtà, è sempre più diffusa tra le giovani generazioni. Si tratta di una droga sintetica, in fase di sperimentazione, che avrebbe un prezzo di circa 400 euro a dose. La droga viene chiamata “tusi” per via della pronuncia inglese di “2C”, vero nome della sostanza: fu sintetizzata per la prima volta dal chimico e farmacologo statunitense Alexander Shulgin nel 1974 ed è una sostanza psicoattiva con pesanti effetti di tipo psichedelico.
Commenta con Facebook