“All’incauto leghista, che apparentemente non ha familiarità con Lampedusa e con l’Africa, e che propone di cedere Lampedusa, desidero enfatizzare che la Sicilia rappresenta il “nord” dell’Africa, e l’isola è una gemma di valore inestimabile, alla quale i siciliani non rinuncerebbero mai”. Lo dichiara il dirigente nazionale dipartimento migrazione della Democrazia Cristiana, Alì Listì Maman a seguito della dichiarazione di uno dei militanti della Lega, un brianzolo, a Pontida che si è presentato con un foglio sulle spalle con la scritta: “Blocco navale subito! Cedere Lampedusa all’Africa”.
Maman prosegue: “È un luogo da conservare e rispettare, non da consegnare a qualcuno. Invece, potremmo seriamente considerare l’idea di assegnare a Lampedusa il premio Nobel per la Pace e per i Diritti Umani, in riconoscimento del suo straordinario impegno come è stato da più parti proposto. Le navi da guerra che si oppongono ai disperati, che rischiano la vita su fragili imbarcazioni, non comprendono i problemi che ci sono in Africa e la sofferenza umana”.
Sottolinea in oltre “Questo è un fenomeno epocale che non può essere trattato solo come un’emergenza. Dovremmo invece impegnarci a far emergere la grandezza dell’Europa, attraverso un’educazione basata su una nuova cultura di convivenza e ospitalità. Va notato che questa cultura, a differenza di alcune opinioni, è ben presente nei cuori dei lampedusani e dei siciliani. La storia della Sicilia è una testimonianza di resistenza millenaria alle invasioni di chi cercava di conquistarla, e siamo sicuri di essere in grado di valorizzare coloro che cercano rifugio per sopravvivere”.
Inoltre: “La Democrazia Cristiana mette al centro l’individuo come essere umano e si batte per il valore della vita come bene assoluto di ogni persona e, ribadisco, nessuno tocchi Lampedusa, che è diventata un simbolo di umanità e sofferenza e, insieme a tutta la Sicilia, ha dimostrato umanamente una grandezza superiore all’Europa. Io stesso sono figlio di questa immigrazione e rappresento la testimonianza vivente dell’accoglienza dei siciliani e in particolar modo dei lampedusani. Ho avuto la possibilità, a differenza di moltissimi altri, di potermi integrare nel tessuto sociale siciliano, di potere studiare e di essere riuscito a diventare un avvocato. Da dirigente nazionale e da responsabile per l’immigrazione della DC mi auguro diventi la normalità per chiunque giunga in Italia”, conclude.
Nel frattempo, il leader del M5s, Giuseppe Conte, sarà domani, mercoledì 20 settembre, in visita a Lampedusa, l’isola al centro dell’emergenza migranti. Alle 12.30 Conte sarà al Poliambulatorio dell’isola in via Grecale, per un incontro con responsabili della struttura e il personale. Nel pomeriggio incontrerà commercianti, imprenditori e i cittadini.
Altri 81 migranti sono giunti a Lampedusa. A soccorrere due barchini, partiti da Zuwara e da Sfax, sono state le motovedette della guardia di finanza. A bordo c’erano rispettivamente 50, fra cui un minore, bengalesi, egiziani, pakistani e siriani e 31, fra cui 3 donne e 3 minori, tunisini. Anche loro, dopo un primo triage sanitario fatto nella tenda che c’è all’ingresso di molo Favarolo, sono stati fatti salire sui pullman della Croce rossa e portati all’hotspot di contrada Imbriacola. Sono 10, da mezzanotte, con un totale di 402 persone, gli approdi sulla maggiore delle isole Pelagie.