«Abbiamo fatto in un anno quello che non era stato fatto in sette anni. Da oggi comincia il conto alla rovescia per affidare i lavori che debbono fermare la frana della collina che regge la cattedrale di Agrigento».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, al termine della conferenza dei servizi che si è tenuta stamane a Palazzo d’Orleans e nel corso della quale è stato raccolto il parere favorevole di tutti gli enti deputati alla tutela dei vincoli presenti sull’area nella quale si dovrà intervenire per per assicurare stabilità all’intero versante sul quale sorge il Duomo.
Il progetto definitivo, elaborato dalla Technital di Verona, è già in possesso dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal governatore e diretto da Maurizio Croce, e la fase realizzativa, dopo il passaggio tecnico di oggi, è ormai a un passo.
«Adesso – aggiunge Musumeci – sarà possibile redigere entro settembre il progetto completo in tutti i suoi aspetti, compresi questi ultimi indispensabili pareri raccolti: l’ultimo traguardo prima di effettuare i lavori che, oltre a scongiurare il rischio di disperdere ciò che è stato fatto sulle strutture del Duomo anche con il determinante contributo finanziario della Regione, garantirà ai cittadini di Agrigento la certezza di non dovere mai più rinunciare al principale tempio sacro, riaperto dopo otto lunghissimi anni».
Nella Città dei Templi, la Giunta aveva recentemente tenuto una riunione nel corso della quale è stata deliberata una rimodulazione dei fondi del Patto per il Sud proprio per reperire le risorse necessarie – circa venticinque milioni di euro – per realizzare l’intervento.
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