“L’aver sollevato, tra l’altro, grazie alla convocazione della commissione consiliare sanità da parte del presidente Sambito, nonché alla forte presa di posizione dell’assessore alla salute Carmelo Castiglione con le proprie dimissioni, il velo dell’ipocrisia e delle falsità sull’ospedale di Licata, portato avanti dal duo Galanti- Zappia, ha avuto l’effetto sperato”. E’ il commento del vice presidente della commissione sanità all’Ars, Carmelo Pullara.
“L’assessore Razza – spiega Pullara – da me interpellato, con immediatezza e sensibilità, resosi conto della grave situazione venutasi a determinare si è visto costretto a intervenire, personalmente, per risolvere le problematiche relativamente al personale medico degli ospedali della provincia di Agrigento a partire da quello di Licata per evitarne la chiusura. Per tamponare la situazione ha facilitato la stipula di apposita convenzione con l’ospedale di Cefalù e con il policlinico di Palermo al fine d’inviare personale medico a supporto degli ospedali della nostra provincia, Licata in testa”.
“Se l’assessore è dovuto intervenire personalmente – aggiunge il vice presidente della commissione sanità all’Ar -, di fatto sostituendosi alla direzione dell’Asp, ciò la dice lunga sulle capacità gestionali e amministrative di questa direzione”.
Pullara denuncia anche “la mancanza di condizionatori che con queste alte temperature nei reparti covid dell’ospedale San Giovanni di Dio ha reso la degenza dei pazienti molto difficoltosa e le grave carenze e disfunzioni di tutti gli ospedali nonché territoriali per citarne una su tutte in pronto soccorso dove si è arrivati ad una attesa sulla sedia, addirittura, di 30 ore per avere un letto, continui a mantenere questa direzione in sella”.