Non ci potrebbe essere ricorrenza più tristemente adatta ad animare quanti conoscono il valore e lo spessore umano di chi mette a rischio la propria vita per il bene comune. Le minacce di morte giunte all’indirizzo del Procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, fanno non solo pensare che si tratti di un fatto destramente grave, ma fa altresì chiedere a molti chi possa essere stato.
«Io partirei con il dire che Patronaggio è il Pm che ha condotto le indagini che portarono all’arresto dei mandanti dell’omicidio di Padre Pino Puglisi – afferma Gregorio Porcaro, coordinatore regionale di Libera Sicilia – ed essendo a ridosso dell’anniversario della sua uccisione, così come a due giorni dall’arrivo del Papa a Palermo, dobbiamo interrogarci su tanti aspetti. Libera Sicilia esprime tutta la sua solidarietà a Patronaggio, plaudendo fa senza dubbio il proprio dovere e non ci sono dubbi che la legge è eguale per tutti, ma vorrei ricordare che essere eletti non vuol dire spaccare un popolo tra buonisti rosiconi e razzisti bravi».
In molti in queste ore si sono augurati che con l’impegno di tutti possa ritornare presto a fare parte delle nostre scelte il buon senso, la corresponsabilità e non l’odio, il compromesso e la contrapposizione violenta.
«Ci chiediamo tutti l’autore di tale gesto: se l’attacco giunge da qualche scheggia impazzita supporter di Salvini – aggiunge Porcaro -, se si tratta di un vero e proprio avvertimento mafioso oppure se queste due ipotesi si debbano fondere arrivando ad alimentare altri dubbi o, come speriamo in tanti, fornire delle certezze. Queste ore ci devono portare a capire l’importanza dello stare ancora più uniti per rompere schemi e logiche che non portano a nulla, se non a ennesime scissioni culturali e sociali».
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