Fuoco per fermare il sindaco delle ruspe. E’ stata data alle fiamme nell’Agrigentino la casa di campagna, in contrada Stretto, di Rosario Cambiano, 65 anni, insegnate in pensione, padre del sindaco di Licata, Angelo, eletto, con l’appoggio di tre liste civiche del centrodestra, lo scorso giugno e subito balzato agli onori delle cronache per la sua scelta di procedere senza intoppi nelle demolizioni delle case abusive.
Il sindaco di Licata sta portando avanti, insieme alla Procura di Agrigento, dopo aver sottoscritto lo scorso 7
ottobre il protocollo d’intesa, gli interventi di demolizione delle case abusive di contrada Torre di Gaffe. una scelta fortemente osteggiata a livello locale tanto che una quindicina di giorni fa l’impresa aggiudicataria delle opere di demolizione ha subito chiari danneggiamenti intimidatori.
Allora il sindaco era stato chiaro: “Questa città non si piega all’illegalità” aveva detto. ieri sera la ritorsione con l’incendio della casa di campagna in contrada Stretto dove i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare fino a tarda per per spegnere le fiamme.
“Sono senza parole. E’ un momento davvero molto particolare” ha detto, con un filo di voce, il sindaco Cambiano commentando l’accaduto. Sulla vicenda la Procura ha, naturalmente, aperto una inchiesta.
Oggi il ministro dell’Interno Angelino Alfano sarà a Licata, per esprimere la sua solidarietà al sindaco. Il fuoco sarebbe stato appiccato, secondo una prima ricostruzione, intorno alle 21 da ignoti che si sono introdotti nell’abitazione forzando una finestra.
“Un attentato contro quanti vogliono fare crescere Licata nella legalità, vero elemento che puo’ garantire il progresso civile e la crescita economica di un territorio.”
Così commenta oggi il Vice Presidente della Regione Mariella Lo Bello, l’intimidazione subita dal sindaco di Licata Angelo Cambiano.
“La viltà della sopraffazione non l’avrà vinta sulla voglia di giustizia sociale dei siciliani e dei licatesi onesti, per questo esprimo la mia vicinanza al primo cittadino – conclude- che potrà sempre contare su questo Governo della Regione, per ripristinare quel sistema degli onesti per il quale dal nostro insediamento, ci stiamo battendo.”
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