Il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, e la Giunta comunale, intervengono in merito alle recenti polemiche sollevate per i concerti de “Il Volo” nella Valle dei Templi. E affermano: “Tali polemiche appaiono sterili e strumentali, alimentate da chi evidentemente non ha a cuore il bene e lo sviluppo della nostra terra e, con ogni probabilità, sono sollevate per meri fini elettorali.
Invece di fare polemica, sarebbe opportuno riconoscere l’altissimo valore culturale dell’evento in programma, che rappresenta un’occasione unica per la promozione turistica della Valle dei Templi, di Agrigento Capitale italiana della Cultura e dell’intera Sicilia.

Le registrazioni

Le registrazioni dei concerti de “Il Volo”, che andranno in onda la notte di Natale su Mediaset e successivamente trasmessi anche all’estero, offriranno una visibilità senza precedenti alla nostra città, contribuendo a consolidarne l’immagine sul piano internazionale. Un’opportunità che, come già accaduto con eventi simili a Matera nel 2019 e a Gerusalemme nel 2022, si tradurrà in un impatto positivo e duraturo per il turismo e l’economia locale. La decisione di chiudere la Valle dei Templi nelle giornate dedicate alle registrazioni, certamente non dettata dall’amministrazione comunale, ad esempio, è una scelta necessaria per garantire la sicurezza e soddisfare le esigenze tecniche della produzione televisiva. È un provvedimento inevitabile, che risponde alle necessità organizzative e di ordine pubblico, e che va inquadrato nell’ottica di realizzare al meglio un evento di questa portata.
In questa come in altre occasioni, sarebbe preferibile che tutti contribuissero a pacare i toni unendosi agli sforzi del Governo e delle istituzioni locali nel promuovere la nostra terra e le sue straordinarie bellezze artistiche e culturali. Avremmo auspicato uno spirito di maggiore collaborazione ma siamo certi che i milioni di spettatori in Italia e nel mondo sapranno apprezzare le scelte operate.

Un sentito ringraziamento va a chi ha sostenuto e continua a sostenere Agrigento in questo percorso e che ha finanziato l’iniziativa, in particolare al Governo Meloni, attraverso il Ministero del Turismo e l’Enit, e al Governo regionale guidato dal Presidente Schifani, con il supporto degli assessorati regionali al Turismo e ai Beni Culturali.
Ribadiamo quindi l’importanza di lavorare insieme, con un approccio costruttivo e propositivo, per affrontare al meglio le sfide che abbiamo di fronte e per sfruttare al massimo il prestigioso riconoscimento di Agrigento come Capitale Italiana della Cultura 2025. Un traguardo che non appartiene solo alla nostra città ma che è motivo di orgoglio per tutta la Sicilia, nonché un’unica ed irripetibile opportunità.”

Intravaia: “Polemiche sterili”

“Risultano francamente sterili le polemiche di chi dalle opposizioni ha puntato il dito contro il concerto del Volo nella Valle dei Tempi che, invece, sarà una vetrina nazionale ed internazionale per tutta la Sicilia, non solo per Agrigento”. Il deputato regionale Marco Intravaia, da sempre a favore dei grandi eventi promozionali per l’Isola, non ci sta alle critiche di chi spara a zero su qualsiasi cosa si faccia per rialzare l’Isola. Tanto più che il Volo è considerato uno dei testimonial più prestigiosi della nostra terra e Agrigento si appresta ad assumere lo scettro di capitale della Cultura nel 2025. “Bene ha fatto il governo Schifani – ha continuato Intravaia- ad investire su questo genere di iniziative, così come aveva fatto anche il precedente governo, con la certezza che manifestazioni di questo livello veicolano l’immagine migliore della Sicilia nel mondo. Voglio ricordare – ha continuato Intravaia -le parole del grande Sebastiano Tusa, il quale era convinto che i musei e i parchi devono “vivere” anche attraverso questi eventi altrimenti rimarranno cimiteri di un passato glorioso.

I parchi archeologici devono interagire sempre più con gli appuntamenti internazionali. Spiace, ad esempio, che Selinunte abbia chiuso le porte in faccia ad una kermesse di rilievo europeo, l’Unlocked Music Festival, che attirava migliaia di giovani da vari paesi europei, svolgendosi in sicurezza e nel rispetto dell’unicità del luogo. Mi auguro che le sovrintendenze e i responsabili degli enti archeologici vogliano perseguire strategie che si allontanino da gestioni bigotte e miopi. E’ giusta e virtuosa la via intrapresa dal governo regionale che coniuga l’archeologia e il passato millenario della nostra terra con modalità più moderne di vivere e fruire la cultura, capaci di attrarre un pubblico sempre più ampio e, soprattutto, le nuove generazioni”.

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