Un arresto e una denuncia è il bilancio di due distinte operazioni dei carabinieri nell’agrigentino. Si è fatta luce su due rapine organizzate ai danni di uno stesso supermarket nel volgere di pochi giorni e su una serie di furti sospetti di ciclomotori.
Due rapine a mano armata nell’arco di un mese compiute allo stesso supermercato di Favara. E’ l’accusa contestata a un 41enne che è stato arrestato da carabinieri della locale tenenza e della compagnia di Agrigento. Nei suoi confronti è stato eseguita un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Francesco Provenzano, su richiesta della Procura, che dispone gli arresti domiciliari, con il braccialetto elettronico. Le rapine sono state commesse l’8 maggio e il 10 giugno dello scorso anno. Le indagini dei carabinieri, coordinati dal maggiore Marco La Rovere, comandante della compagnia di Agrigento, si sono avvalse anche delle immagini di telecamere di videosorveglianza del supermercato e della zona. Il giudice Provenzano nell’ordinanza sottolinea che “le indagini messe in campo dai militari dell’Arma abbiano fatto da deterrente a che l’indagato si astenesse nell’immediato dal commettere altri reati della stessa specie, cui lo stesso – aggiunge il Gip – rimane proclive”.
È stata la rapidissima indagine scaturita dal furto di un Piaggio Liberty 50 a condurre i carabinieri della stazione di Aragona alla scoperta del magazzino di stoccaggio dei motocicli rubati. Dopo avere acquisito la denuncia della vittima del furto, i militari hanno immediatamente avviato le ricerche e, forti della perfetta conoscenza del territorio e delle sue dinamiche, in breve tempo hanno focalizzato la loro attenzione su un garage di via Petrusella, dove ieri hanno fatto irruzione. All’interno i carabinieri hanno trovato numerose parti smontate di diversi motocicli e ciclomotori, 3 blocchi-motore Piaggio, 2 telai di motocicli (ad uno dei quali era stata levigata la matricola), pneumatici e caschi da motociclista nonché la targa e la maggior parte dei pezzi del Piaggio Liberty oggetto di furto, già smembrato dai malviventi per poter essere riciclato. I militari hanno ricondotto la disponibilità di quel luogo, apparso come una vera e propria centrale di stoccaggio e riciclo dei ciclomotori rubati, ad un pregiudicato di Aragona, denunciato alla Procura della Repubblica di Agrigento perché ritenuto responsabile di ricettazione e riciclaggio. Tutto il materiale repertato e sequestrato sarà adesso sottoposto ad accertamenti per verificarne la provenienza e risalire ai proprietari derubati.