Il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, ha vietato la sfilata dei cavalli in programma domani a Palma di Montechiaro come accompagnamento alla processione della Madonna del Castello.

“Dagli accertamenti sugli elenchi dei cavalieri e dei proprietari dei cavalli presentati – fa sapere la Questura – è risultata la partecipazione all’evento di soggetti con numerosi e rilevanti precedenti penali, tra i quali reati contro la persona e reati inerenti la criminalità di tipo mafioso». Il percorso individuato per lo svolgimento della manifestazione, inoltre, non è stato ritenuto «strutturato in maniera da evitare il rischio di imbizzarrimento dell’animale e non è stata assicurata l’assistenza di un veterinario, nè – ricostruisce ancora la questura – è pervenuta alcuna assicurazione con riferimento alle misure di profilassi veterinaria e di benessere degli equini”.

La processione e le polemiche a Palermo

A Palermo, una processione con tanto di palloncini e musica alla bara del boss trovato morto in carcere. Scatta anche l’aggressione per i poliziotti che cercano di bloccare la manifestazione non autorizzata. Sono scattate 8 denunce per i fatti avvenuti a Tommaso Natale l’8 febbraio. Per l’aggressione oltre agli 8 denunciati il questore ha adottato due sorveglianze speciali e 6 avvisi orali.

Il corteo per il boss morto

Una sorta di “processione clandestina’ per il boss che è stato trovato senza vita nella sua cella del carcere messa in scena in barba al fatto che il Questore avesse vietato i funerali pubblici. Alla fine ne è anche nata un’aggressione nei confronti degli agenti che sono arrivati per fermare tutto. La processione è stata organizzata l’8 febbraio scorso, ma la notizia non è mai emersa. A Tommaso Natale familiari e amici hanno salutato per l’ultima Fabio Gloria. Si tratta di un palermitano che era stato condannato a 12 anni per associazione mafiosa. L’uomo è morto lo scorso 28 gennaio nel carcere di Terni. Gloria è considerato dalla Dda di Palermo legato al clan mafioso Tommaso Natale-San Lorenzo ed è stato trovato impiccato in cella ma i suoi familiari non credono che si sia suicidato e hanno presentato un esposto.

I video su TikTok

Sul social Tik Tok sono stati pubblicati alcuni video in cui si vede la bara che passa tra gli applausi e fuochi d’artificio e musica. Poi anche uno striscione: “In terra, come in cielo, rimarrai sempre un guerriero. Fabio Vive” e come se non bastasse anche palloncini colorati. Il tutto nonostante la Questura avesse negato le manifestazioni pubbliche e avesse “notificato ai familiari di Gloria, ai servizi cimiteriali del comune e al parroco di S. Ambrogio il divieto di svolgimento del corteo funebre”. Ma “alle ore 7.45 circa”, come spiega la questura di Palermo a ilfattoquotidiano.it, gli agenti arrivati sul posto si accorgono che “attraverso un carrello elevatore, la salma era stata trasportata in strada”. A circa “700-800 metri dall’abitazione, dove era custodita la salma in attesa della tumulazione, 100 persone seguivano i familiari di Gloria, accompagnati dalla musica, che portavano a spalla la bara per le vie del quartiere”.