Ennesima giornata di sbarchi a Lampedusa. Oggi, infatti, sono stati segnalati 6 approdi nell’isola con 182 persone arrivate nella maggiore delle isole Pelagie.
Ultime, in ordine di tempo, tre diverse imbarcazioni. Sul primo barchino, partito da Sfax e rimasto alla deriva c’erano 13 tunisini. A soccorrerlo, a 10 miglia dalla costa, è stata la motovedetta della capitaneria. Sempre a 10 miglia, la guardia di finanza ha intercettato un altro natante con a bordo 14 tunisini, fra cui una donna, e un barcone con 76 sedicenti algerini, marocchini e tunisini. Nel gruppo anche tre donne e 6 minori.
Un altro natante, con 39 persone a bordo tra cui 9 donne e 4 minori, è stato agganciato ad 11 miglia dalla costa dalla motovedetta Pv9 della guardia di finanza. Le persone trovate a bordo del barchino hanno riferito d’essere scappate da Costa d’Avorio, Camerun, Congo e Sierra Leone. La motovedetta, rientrando verso la costa, ha soccorso altri 9 tunisini (fra cui 2 donne e un minore) e 31 pakistani, siriani, palestinesi e sudanesi. Secondo i racconti dei migranti, le imbarcazioni sono partite da Sfax e Siti Mansour in Tunisia e da Sabratha in Libia.
I gruppi sono stati portati all’hotspot dove, dopo il trasferimento di stamani di 425 ospiti con il traghetto per Porto Empedocle, erano rimasti in 213.
Nella mattinata di oggi oltre 400 i migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa sono stati imbarcati sul traghetto di linea Veronesi diretto a Porto Empedocle, nell’Agrigentino. In piccoli gruppetti, uomini e donne si sono lasciati alle spalle la struttura dell’isola e scortati dalla polizia sono al porto in attesa di salire sulla motonave.
Nell’hotspot di contrada Imbriacola all’alba c’erano 638 ospiti. Ieri, sull’isola, si sono registrati 5 sbarchi l’arrivo, complessivo, di 198 migranti. Gli ultimi undici tunisini sono stati soccorsi, in tarda serata, mentre erano su un barchino alla deriva a 10 miglia dalla costa.
Con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina la polizia ha fermato ieri sera due presunti scafisti di 44 e 39 anni per lo sbarco di 33 migranti di nazionalità bengalese e egiziana, giunti l’8 settembre nella spiaggia di Portopalo di Capo Passero nel siracusano. “Le dichiarazioni dei migranti sulla dinamica della traversata e la conduzione dell’imbarcazione, opportunamente riscontrate, hanno consentito di identificare e fermare i due egiziani”, afferma una nota degli investigatori. I due indagati sono stati condotti in carcere.