La città di Agrigento celebra 2600 anni della sua fondazione con una grande cartellone di eventi racchiuso nel programma “Agrigento 2020”. Sono più di un centinaio le manifestazioni d’interesse pervenute alla scadenza del 18 giugno da parte di enti, associazioni, imprese che intendono partecipare alla programmazione delle celebrazioni.

Le proposte e le idee sono arrivate in gran parte da Agrigento, ma anche da altre città siciliane, da Roma e dall’estero. Una volontà di collaborazione è stata espressa da Oltreoceano.

A esaminare le proposte sarà il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, cui il Comune agrigentino ha affidato il compito di proporre al Comitato per Agrigento 2020 l’ipotesi di progetto e organizzazione delle celebrazioni. All’acquisizione delle manifestazioni d’interesse, di natura esplorativa, seguiranno gli avvisi pubblici.

“Da una rapida lettura delle proposte – afferma Vincenzo Camilleri, presidente del Comitato 2020 – si nota la varietà delle iniziative sostenibili,  molte delle quali mostrano un potenziale di trasformazione in prodotto spendibile sul territorio. Sono idee che dimostrano la capacità di esprimere progettualità da parte del territorio e la forza attrattiva che la città esercita su enti, associazioni culturali e imprese di ogni parte del mondo. Un aspetto interessante è l’adesione di gran parte delle iniziative presentate a quell’idea di città che abbiamo condiviso finora in seno al Comitato e con la Rete delle Associazioni”.

Sono state presentate idee progettuali per le quali è richiesto il solo assenso all’inserimento nella programmazione di Agrigento 2020, perché sono auto-sostenibili, altre che richiedono l’utilizzo di spazi e servizi a carico di Agrigento 2020, infine altre che prevedono il finanziamento da parte di sponsor, attraverso l’attività di crowdfunding, e infine  finanziamenti pubblici e privati. “Alcune iniziative proposte hanno rilievo nazionale e internazionale e prevedono di realizzarsi non soltanto ad Agrigento, ma anche al di fuori della città e della Sicilia, pur mantenendo il legame esplicito con Agrigento e la sua storia”, conclude Camilleri.

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