Un uomo di 26 anni è stato arrestato dai Carabinieri a Favara (AG) con l’accusa di abusi sessuali ai danni dei suoi due nipoti tredicenni. L’orrore, raccontato inizialmente da Grandangolo Agrigento, emerge da un’indagine del Reparto Operativo di Agrigento, che ha portato alla luce una serie di violenze perpetrate dall’uomo. In un caso specifico, l’abuso sarebbe avvenuto all’interno dell’auto dell’uomo alla presenza del figlio di appena due anni.
Le indagini della Procura
La Procura della Repubblica di Agrigento, con a capo il Procuratore Giovanni Di Leo e il sostituto Procuratore Alessia Failla, ha agito con rapidità, richiedendo e ottenendo dal Gip Giuseppe Miceli l’immediata misura cautelare in carcere. L’uomo, difeso dall’avvocato Salvatore Cusumano, si trova ora rinchiuso nella casa circondariale di contrada Petrusa, ad Agrigento. L’udienza di convalida dell’arresto è stata fissata per oggi.
Sedicenne racconta di essere stata violentata all’Addaura, fermato un ragazzo
Presunta violenza sessuale a Palermo. Un sedicenne ha raccontato ai medici di essere stata violentata all’Addaura. Sono in corso gli accertamenti, mentre spetta ai carabinieri verificare il racconto della vittima. I militari del nucleo radiomobile della compagnia di San Lorenzo e della stazione di Partanna Mondello hanno rintracciato il presunto violentatore e lo avrebbero interrogato
Il drammatico racconto della vittima
La vittima ha riferito di avere conosciuto il giovane da poco maggiorenne all’interno di un locale sul lungomare Cristoforo Colombo.
Poi l’avrebbe convinta ad uscire per appartarsi in un angolo buio della scogliera intorno a mezzanotte e qui l’avrebbe violentata. La sedicenne sarebbe riuscita a liberarsi dalla morsa e scappare. Ora è ricoverata al Policlinico. Il presunto violentatore è stato bloccato poco dopo. La sua posizione è al vaglio dall’autorità giudiziaria.
La maxi lite legata a questa vicenda
I militari avrebbero accertato che la vicenda è più complessa di come appare. Legata a questa storia ci sarebbe anche una rissa avvenuta al McDonald’s di via Rosario Nicoletti alla quale avrebbero preso parte una ventina di giovani. Dai racconti di quanti hanno partecipato alla lite è emerso che i due fatti sarebbero correlati fra loro. Si sarebbero affrontati, infatti, gli amici della ragazza e quelli del presunto violentatore. Per i militari una lunga notte di interrogatori per cercare di ricostruire quanto avvenuto.
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