PALERMO (ITALPRESS) – “Il Sud Italia ha finalmente un’occasione storica per modernizzare le proprie infrastrutture, e con esse creare lavoro e crescita”. A parlare è l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, intervistato dal Giornale di Sicilia. “Questa parte del Paese – sottolinea – beneficia oggi di investimenti infrastrutturali mai decisi prima. Possiamo progettare il futuro per i nostri ragazzi, realizzando opere che fanno la differenza nella vita di ogni giorno. Penso alla linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina. Webuild è oggi la prima azienda privata del settore del Paese, con quasi 17.000 persone e con una filiera di 10.500 imprese solo in Italia. Siamo orgogliosi di riportare nel Paese, soprattutto nel Sud Italia, le competenze che creiamo all’estero, dove gli investimenti in grandi progetti non si sono mai fermati, anche offrendo opportunità ai nostri giovani”. Oggi Webuild è impegnata “in 19 cantieri nel Sud Italia – aggiunge Salini -, in progetti legati soprattutto alla mobilità ferroviaria, ma anche strade ed ospedali. Se guardiamo solo alla Sicilia abbiamo in corso nell’isola 8 progetti, per un valore complessivo di quasi 7 miliardi in commesse in cui abbiamo finora coinvolto più di 1.100 fornitori locali. Che significa un grande ritorno economico in termini di lavoro per il territorio”. Oltre alle infrastrutture “dobbiamo portare al Sud – aggiunge Salini – lavoro di qualità, formazione, legalità, competenze, sicurezza sul lavoro, attività di ricerca, dobbiamo attrarre i giovani al Sud per non svuotare della sua energia vitale questa area fondamentale per il Paese”.
Il Ceo di Webuild ricorda che “abbiamo firmato a novembre due protocolli con la Regione Calabria e con quella siciliana, che prevedono proprio la collaborazione tra le Regioni e il nostro Gruppo per promuovere la formazione e la creazione di nuova occupazione nel settore in queste due regioni. Per far fronte alla crescente richiesta di risorse nei nostri cantieri, abbiamo deciso anche di formare direttamente le nostre persone”.
Salini sottolinea che “cambiamo completamente l’approccio alla sicurezza in cantiere attraverso formazione continua, riunioni operative giornaliere e controlli a tappeto per garantire che tutti siano allineati a queste procedure”. Nel 2023 “insieme ai clienti abbiamo allocato 500 milioni di euro per la sicurezza, risorse che utilizziamo per squadre di sicurezza dedicate in cantiere, programmi di formazione per il potenziamento delle competenze e della cultura della sicurezza, presidi medici di primo soccorso in cantiere, sistemi antincendio e di segnalazione, sistemi per la protezione dal rischio collisione. Allo stesso modo, sosteniamo con forza la cultura della trasparenza e della legalità per tutta la filiera delle infrastrutture che lavora con noi, fianco a fianco alle istituzioni come abbiamo fatto anche con il Protocollo d’intesa siglato con l’Arma dei Carabinieri”.
Il Pnrr “ha dato un’enorme spinta allo sviluppo infrastrutturale e oggi stiamo correndo per portare avanti tutti i progetti dell’alta capacità ferroviaria siciliani, in linea con le tempistiche di realizzazione previste. La direttrice Palermo-Catania-Messina sarà per esempio un asse strategico per gli spostamenti nella regione, e tutti i lavori connessi alla funzionalità del Ponte sullo Stretto di Messina, come la linea ferroviaria che servirà Messina, saranno operativi quando entrerà in funzione l’opera».
Riguardo al Ponte sullo Stretto Salini sottolinea che “sarà una vetrina dell’ingegneria italiana nel mondo, con il team di progettisti al lavoro che comprende i massimi esperti mondiali nel panorama dei ponti sospesi. Sarà il Ponte sospeso più lungo del mondo, superando il ponte turco Chanakkale, lungo oltre 2 chilometri, che ha dato prova dell’indiscussa validità del nostro modello progettuale visto che utilizza la tipologia di impalcato ideata proprio per il Ponte di Messina”. “Siamo pronti per cominciare a lavorare subito – aggiunge -. I tempi non dipendono da noi, ma dal percorso decisionale e autorizzativo che il progetto sta seguendo. Come sapete si attende che il Cipess chiuda l’iter autorizzativo. I lavori potranno quindi iniziare subito dopo”.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).
Il Ceo di Webuild ricorda che “abbiamo firmato a novembre due protocolli con la Regione Calabria e con quella siciliana, che prevedono proprio la collaborazione tra le Regioni e il nostro Gruppo per promuovere la formazione e la creazione di nuova occupazione nel settore in queste due regioni. Per far fronte alla crescente richiesta di risorse nei nostri cantieri, abbiamo deciso anche di formare direttamente le nostre persone”.
Salini sottolinea che “cambiamo completamente l’approccio alla sicurezza in cantiere attraverso formazione continua, riunioni operative giornaliere e controlli a tappeto per garantire che tutti siano allineati a queste procedure”. Nel 2023 “insieme ai clienti abbiamo allocato 500 milioni di euro per la sicurezza, risorse che utilizziamo per squadre di sicurezza dedicate in cantiere, programmi di formazione per il potenziamento delle competenze e della cultura della sicurezza, presidi medici di primo soccorso in cantiere, sistemi antincendio e di segnalazione, sistemi per la protezione dal rischio collisione. Allo stesso modo, sosteniamo con forza la cultura della trasparenza e della legalità per tutta la filiera delle infrastrutture che lavora con noi, fianco a fianco alle istituzioni come abbiamo fatto anche con il Protocollo d’intesa siglato con l’Arma dei Carabinieri”.
Il Pnrr “ha dato un’enorme spinta allo sviluppo infrastrutturale e oggi stiamo correndo per portare avanti tutti i progetti dell’alta capacità ferroviaria siciliani, in linea con le tempistiche di realizzazione previste. La direttrice Palermo-Catania-Messina sarà per esempio un asse strategico per gli spostamenti nella regione, e tutti i lavori connessi alla funzionalità del Ponte sullo Stretto di Messina, come la linea ferroviaria che servirà Messina, saranno operativi quando entrerà in funzione l’opera».
Riguardo al Ponte sullo Stretto Salini sottolinea che “sarà una vetrina dell’ingegneria italiana nel mondo, con il team di progettisti al lavoro che comprende i massimi esperti mondiali nel panorama dei ponti sospesi. Sarà il Ponte sospeso più lungo del mondo, superando il ponte turco Chanakkale, lungo oltre 2 chilometri, che ha dato prova dell’indiscussa validità del nostro modello progettuale visto che utilizza la tipologia di impalcato ideata proprio per il Ponte di Messina”. “Siamo pronti per cominciare a lavorare subito – aggiunge -. I tempi non dipendono da noi, ma dal percorso decisionale e autorizzativo che il progetto sta seguendo. Come sapete si attende che il Cipess chiuda l’iter autorizzativo. I lavori potranno quindi iniziare subito dopo”.
-foto Agenzia Fotogramma-
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