C’è soddisfazione a metà tra le fila dell’Ugl Chimici di Catania per il temporaneo “congelamento” dell’invio, da parte dell’Assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità, del commissario ad acta che avrebbe dovuto approvare l’aggiornamento della convenzione tra l’Assemblea territoriale idrica ed il nuovo gestore unico del servizio. “Avevamo richiesto revoca del provvedimento, ritenendo che l’Ati stessa doveva trovare un accordo interno discutendo le legittime richiesta di una consistente quota di sindaci componenti dello stesso organismo. L’esito dell’incontro tra questi, l’assessore regionale Giovanni Di Mauro e il vertice dell’Ati, con il quale è stato deciso di ripartire dal confronto assembleare, comunque è un segnale positivo, confidando nell’arrivo delle giuste risposte ai tanti dubbi. Tra queste dobbiamo rilevare il riscontro che nei giorni scorsi ha fatto pervenire il sindaco di Adrano e presidente dell’Ati, Fabio Mancuso, rispetto alle nostre perplessità soprattutto in tema di assunzione del personale – dice Carmelo Giuffrida, segretario provinciale dell’Ugl Chimici. Nella sua risposta, indirizzata anche ai sindaci dei Comuni dell’Ambito territoriale ottimale Catania 2, Mancuso non ha escluso il fatto che dopo il passaggio delle competenze al gestore con il relativo transito dei lavoratori in forza ai precedenti gestori al 13 dicembre 2021 (articolo 5 della Convenzione), con una fase concertativa a livello sindacale con la Servizi idrici etnei, si possa discutere anche dell’assorbimento dei lavoratori assunti dopo quella data. Su questo punto noi crediamo che se adesso le aziende attualmente operative espletano il proprio servizio anche con risorse assunte dopo il 2021 ed anzi lamentano oltretutto carenze di unità di personale per svolgere meglio le prestazioni, il nuovo gestore non potrà ignorare queste professionalità preparate e formate a dovere. Compresi i consulenti che, quotidianamente, da tempo sono pienamente inseriti negli organici aziendali supplendo a vuoti di organico. Diversamente, rispetto a quanto affermato dal presidente dell’Ati sui livelli contrattuali che eventualmente il gestore dovrà riconoscere, noi pensiamo che soprattutto gli inquadramenti sanciti da una sentenza di Tribunale, pervenuta dopo il 2021, non possono essere comunque intaccati nel transito da una gestione all’altra – evidenzia ancora una volta il segretario Giuffrida. Quanto, invece, agli assunti a seguito di concorsi non possiamo non rilevare che molti lavoratori hanno firmato il contratto al termine di procedure selettive iniziate prima del 13 dicembre 2021, addirittura alcune bandite nel 2019 o nel 2020. Su questi dipendenti siamo convinti che non c’è da discutere niente, poiché vanno inseriti appieno tra il personale contemplato dall’articolo 5. Certamente ringraziamo il sindaco Mancuso per aver risposto celermente alla nostra missiva, offrendo un punto di vista diverso che a nostro avviso non può accollare la questione del mantenimento dei livelli occupazionali alla trattativa tra la nuova gestione ed il sindacato. Auspichiamo, infatti, che anche rispetto a questo tema i sindaci, insieme a noi sindacati, siano vigili e attenti, come lo sono stati di recente quando hanno esternato le loro titubanze sulla reale capacità finanziaria del soggetto gestore, sulla necessità di un nuovo piano d’ambito e su molti altri punti che speriamo possano essere oggetto di chiarimento già nel corso della riunione Ati che si terrà in questi giorni. Come Ugl Chimici Catania speriamo che questa opportunità per la definizione del confronto metropolitano, concessa dall’Assessorato, non venga sprecata perché gli utenti chiedono un servizio idrico integrato pubblico ed efficiente come già da decenni è svolto da Sidra, Acoset e Sogip in quanto proprietari di pozzi, reti e depuratori. Vogliamo – conclude Giuffrida – che si dia più forza alla parte pubblica, andando a favore dei cittadini attraverso una costante vigilanza anche sulle tariffe.”

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