ROMA (ITALPRESS) – “I principali vettori internazionali continuano a deviare le imbarcazioni commerciali attraverso il Capo di Buona Speranza con significativi aumenti dei costi e dei tempi di trasporto e con evidenti rischi di un nuovo rialzo dei prezzi al consumo. La riduzione dei flussi commerciali attraverso il Mar Rosso è un danno anche per le nostre compagnie di navigazione e per i porti italiani”. Lo ha detto il vicepremier e ministro Esteri, Antonio Tajani, nel corso del Question Time alla Camera, rispondendo a un’interrogazione sulle iniziative anche in sede europea volte a ristabilire la sicurezza della navigazione nel Mar Rosso.
“Penso ai poli logistici del sud, a cominciare da quelli d Gioia Tauro e a quelli del nord come Genova e Trieste. Per questo stiamo portando avanti un’azione diplomatica a tutto campo per ripristinare la sicurezza delle rotte commerciali nel Mar Rosso – ha aggiunto -. Ne sto discutendo in questi giorni con i miei colleghi del G7, oggi con la ministra giapponese che condividono la preoccupazione per le conseguenze degli attacchi sulla sicurezza, la stabilità e l’economia globale. Abbiamo aderito con numerosi partner dell’Unione Europea e del G7 alle dichiarazioni politiche di condanna del 19 dicembre e del 3 gennaio promosse dagli Stati Uniti. Abbiamo assicurato sostegno alla missione prosperity Guardian lanciata dal governo americano e messo a disposizione con compiti di supporto associato la fregata Virginia Fasan che da dicembre avevamo spostato nell’area delle operazioni”.
“E’ un segnale concreto dell’importanza che l’Italia mette alla salvaguardia del principio della libertà di navigazione. Stiamo partecipando a una riflessione su come rafforzare la presenza dell’Unione Europea nel Mar Rosso. Le opzioni sono diverse dall’estensione del mandato di operazioni già esistenti fino all’attivazione di una nuova missione europea – ha detto ancora Tajani -. Questa ennesima minaccia alle porte di casa ci ricorda che per giocare un ruolo più decisivo dobbiamo dotarci in prospettiva di una autentica difesa comune europea. Continueremo a lavorare anche alla presidenza del G7 per dare una risposta politica ai focolai di crisi in corso nella regione. La diplomazia rimane essenziale per incoraggiare la cooperazione fra gli attori regionali e giungere a soluzioni strutturali e durature”.
“Penso ai poli logistici del sud, a cominciare da quelli d Gioia Tauro e a quelli del nord come Genova e Trieste. Per questo stiamo portando avanti un’azione diplomatica a tutto campo per ripristinare la sicurezza delle rotte commerciali nel Mar Rosso – ha aggiunto -. Ne sto discutendo in questi giorni con i miei colleghi del G7, oggi con la ministra giapponese che condividono la preoccupazione per le conseguenze degli attacchi sulla sicurezza, la stabilità e l’economia globale. Abbiamo aderito con numerosi partner dell’Unione Europea e del G7 alle dichiarazioni politiche di condanna del 19 dicembre e del 3 gennaio promosse dagli Stati Uniti. Abbiamo assicurato sostegno alla missione prosperity Guardian lanciata dal governo americano e messo a disposizione con compiti di supporto associato la fregata Virginia Fasan che da dicembre avevamo spostato nell’area delle operazioni”.
“E’ un segnale concreto dell’importanza che l’Italia mette alla salvaguardia del principio della libertà di navigazione. Stiamo partecipando a una riflessione su come rafforzare la presenza dell’Unione Europea nel Mar Rosso. Le opzioni sono diverse dall’estensione del mandato di operazioni già esistenti fino all’attivazione di una nuova missione europea – ha detto ancora Tajani -. Questa ennesima minaccia alle porte di casa ci ricorda che per giocare un ruolo più decisivo dobbiamo dotarci in prospettiva di una autentica difesa comune europea. Continueremo a lavorare anche alla presidenza del G7 per dare una risposta politica ai focolai di crisi in corso nella regione. La diplomazia rimane essenziale per incoraggiare la cooperazione fra gli attori regionali e giungere a soluzioni strutturali e durature”.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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