“Dopo una lunga riflessione, tenuto conto del grande impegno che la vicenda de qua richiede, mosso da grande senso di responsabilità e di rispetto nei confronti di chi, in un momento assai particolare e delicato della sua esistenza, ha deciso di affidare allo scrivente la sua difesa, mi trovo costretto, mi trovo costretto a dover rinunciare alla stessa, poiché risulta assolutamente inconciliabile temporalmente con quella già assunta nell’ambito di tanti altri procedimenti di pari complessità”.

Con questo comunicato stampa, l’avvocato Giovanni Castronovo, nominato difensore di fiducia di Salvatore Calvaruso, destinatario di provvedimento di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo, poiché ritenuto responsabile della strage avvenuta a Monreale sabato sera, ha deciso i rinunciare al mandato difensivo affidatogli dall’indagato, che a questo punto dovrà nominare un nuovo difensore di fiducia.

Nelle prossime ore il pm Felice De Benedittis avanzerà al Gip la richiesta di convalida del fermo, e con molta probabilità, mercoledì mattina avrà luogo l’udienza di convalida presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo, dove da ieri sera è recluso Calvaruso.

Continua la caccia ai complici

Carabinieri e polizia, intanto oggi hanno passato al setaccio il quartiere Zen. Sono in corso le indagini per risalire ai complici e per la ricerca delle armi utilizzate per uccidere tre giovani e ferirne altri due nei pressi del pub 365 in via Benedetto D’Acquisto a Monreale. I carabinieri stanno cercando le armi anche a Monreale. Le pistole che hanno sparato potrebbero essere state buttate durante la fuga.

Gli inquirenti cercano almeno tre o quattro ragazzi che potrebbero avere partecipato alla sparatoria. Sul posto, davanti al bar 365 di Monreale, a pochi passi dal Duomo, nella notte tra sabato e domenica, sono stati esplosi almeno venti colpi di pistola, secondo i rilievi dei carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, guidati dal generale Luciano Magrini. Sarebbero state almeno due le armi utilizzate. Le indagini proseguono. Anche alla luce delle prime dichiarazioni rese dall’indagato.

Il 19enne dapprima ha confessato, fornendo alcuni riscontri alle accuse. Sul luogo del delitto, infatti, sono stati ritrovati un paio di occhiali da vista, che l’indagato, nel corso delle dichiarazioni spontanee, ha ammesso essere propri. Poi, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pubblico ministero. Al vaglio di inquirenti ed investigatori ci sarebbero adesso alcune testimonianze, messaggi Whatsapp e intercettazioni.

Domani conferito incarico autopsia

Sarà conferito domani alle 14.30 in Procura, a Palermo, l’incarico ai medici legali che dovranno eseguire l’autopsia di Salvo Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli, i tre ventenni uccisi durante una sparatoria a Monreale, sabato scorso. A effettuare gli accertamenti saranno Stefania Zerbo, Tommaso D’Anna e Simona Pellerito.