“Con l’approvazione della norma sulla doppia preferenza di genere, la Regione Puglia e l’Italia compiono un ulteriore passo in avanti verso una democrazia più inclusiva e rappresentativa. Oggi, questa misura di civiltà è adottata in quasi tutte le regioni italiane e dispiace che solo la Sicilia e il Trentino-Alto Adige continuino a rimanere escluse da un principio basilare di equità e parità di genere nella rappresentanza politica. Non è quindi più rinviabile la proposta di legge del Partito Democratico, che prevede la doppia preferenza di genere anche in Sicilia, al fine di recuperare questo ritardo rispetto al resto del Paese”. Lo ha detto Mario Giambona, vicepresidente del gruppo parlamentare del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, dopo l’approvazione della norma sulla doppia preferenza di genere da parte del Consiglio regionale pugliese. 


“La doppia preferenza di genere non è soltanto una questione di rappresentanza, ma uno strumento concreto per garantire una maggiore partecipazione femminile alla vita politica e istituzionale – prosegue -. È inaccettabile che la Sicilia, nel 2025, continui a non prevedere questa norma, rendendosi fanalino di coda in termini di diritti e inclusione. Si tratta di un vuoto normativo che pesa come un macigno sull’Assemblea Regionale Siciliana”. 


Giambona spiega che “il Partito Democratico ha più volte presentato proposte per introdurre la doppia preferenza anche in Sicilia per favorire una più equa rappresentanza femminile” e aggiunge che “l’auspicio è che quanto accaduto ieri in Puglia possa rappresentare uno stimolo per accelerare anche in Sicilia un percorso legislativo necessario” e conclude spiegando che “la doppia preferenza è un diritto che dobbiamo garantire alle cittadine siciliane. È tempo di allinearci al resto del Paese e per questo porteremo avanti la nostra proposta normativa”.

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