Federica Badami, 41 anni di Misilmeri è stata confermata al vertice della Cisl Palermo Trapani. La sua rielezione è avvenuta al termine del quarto congresso territoriale che si era aperto ieri al San Paolo di Palermo.

Due nuovi ingressi in segreteria, oltre al riconfermato Antonio Dei Bardi, entrano nella sua squadra Franco Nuccio ex segretario generale Fai Cisl Palermo Trapani e per il territorio trapanese Diego Biondo già segretario territoriale Cisl Scuola, che prende il posto di Massimo Santoro eletto ai vertici della Fai Cisl Palermo Trapani. Vania Pellerito è la coordinatrice Donne e Pari Opportunità Cisl Palermo Trapani. L’elezione della segreteria è avvenuta al culmine della seconda giornata del congresso, durante la quale è intervenuta la segretaria generale Cisl nazionale Daniela Fumarola e alla presenza del segretario generale Cisl Sicilia Leonardo La Piana. La loro elezione è avvenuta al culmine della seconda giornata del congresso, concluso dalla segretaria generale Cisl nazionale Daniela Fumarola e alla presenza del segretario generale Cisl Sicilia Leonardo La Piana.
Le priorità della segretaria

Diverse le priorità della nuova segreteria: il disagio sociale ed economico dei quartieri di Palermo e Trapani, i patti per il rilancio dei territori, la messa in rete delle infrastrutture strategiche e la realizzazione di quelle ancora attese, il contrasto alla povertà sociale economica ed educativa, la microcriminalità dilagante nei quartieri delle periferie, la criminalità organizzata che ancora limita lo sviluppo, la sicurezza sul lavoro e il contrasto alla violenza sulle donne.
Il disagio sociale dei giovani
“Ci allarma la crescita del fenomeno del consumo di crack nelle nostre città – ha spiegato Badami -, che è spesso legato a situazioni di disagio sociale e psicologico e assenza di prospettive future, ed è nostro dovere affrontare questa emergenza con determinazione, responsabilità e coraggio. È cruciale attivare politiche di prevenzione efficaci, che coinvolgano scuole, famiglie e servizi sociali, per promuovere uno stile di vita sano e consapevole tra i giovani. Dobbiamo incrementare gli sforzi per offrire percorsi di recupero e reinserimento sociale per coloro che sono stati colpiti da questa piaga, collaborando strettamente con le organizzazioni del terzo settore e le istituzioni. Desideriamo esprimere il nostro pieno supporto all’impegno di Monsignor Lorefice, che si sta battendo con coraggio e determinazione contro il dilagare del crack. Noi siamo pronti a collaborare in ogni modo possibile per affrontare insieme questa sfida, promuovendo campagne di sensibilizzazione, programmi educativi e politiche di inclusione sociale”, ha affermato la segretaria.
Sul contrasto alla mafia, Badami ha continuato: “Siamo e saremo sempre a fianco di chi ogni giorno si batte per ribadire un forte No alla mafia, bisogna far sentire la presenza dello Stato soprattutto nelle periferie dove è alto il rischio che la criminalità si annidi nella comunità per dare le risposte che le istituzioni non danno”.
Senza sviluppo economico non può esserci rinascita dei territori
“Siamo dell’idea che le Zone Economiche Speciali, rappresentino uno strumento strategico per promuovere lo sviluppo economico e attrarre investimenti in aree specifiche. La scelta di includere Carini nelle ZES, rappresenta un’importante opportunità per rilanciare l’area industriale attraverso l’attrazione di nuovi investimenti. Bisogna coinvolgere tutti gli stakeholder, comprese le parti sociali, le imprese e le istituzioni in un dialogo costruttivo e orientato al futuro. Attraverso un piano di sviluppo dettagliato e ben coordinato, si ridarebbe vita ad un’area che ha sofferto la crisi industriale e la chiusura di importanti stabilimenti, con conseguenti perdite occupazionali significative”.
Un piano di sviluppo non può prescindere da adeguate politiche ambientali
“Sia per mitigare il rischio idrogeologico e di incendi nei nostri territori ma non solo – ha commentato Badami -. L’efficacia delle politiche ambientali richiede un impegno istituzionale significativo per promuovere la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili. Potrebbero essere introdotti incentivi fiscali e finanziari per le aziende che investono in tecnologie ecologiche e pratiche sostenibili, contribuendo alla crescita di un’economia verde che porti anche a nuovi posti di lavoro sicuri e dignitosi”. Fra le altre priorità della Cisl Palermo Trapani, “il tema della violenza contro le donne, alle quali va assicurata non solo vicinanza e aiuto per uscire dalla violenza psicologica ma anche economica”, quello del contrasto al caporalato, “bisogna concentrarsi su percorsi di integrazione dei migranti nel mercato del lavoro e nella società, un processo che deve necessariamente includere politiche abitative efficaci”.
Proprio le politiche abitative sono un altro punto chiave nell’impegno futuro della Cisl.
“E’ essenziale investire nella riqualificazione delle case popolari, che rappresentano un pilastro fondamentale per garantire il diritto alla casa a tutte le fasce della popolazione. Molti complessi di edilizia popolare soffrono di un degrado progressivo dovuto alla mancanza di manutenzione e aggiornamenti strutturali. Riqualificare questi edifici non solo migliorerebbe le condizioni di vita degli inquilini, ma contribuirebbe anche a rigenerare intere comunità, creando ambienti più sicuri e vivibili”.
Fondamentale il tema della condizione dei pensionati del territorio. “La povertà di molti di loro rende impossibile la cura anche a causa delle lunghe liste di attesa e ad una sanità territoriale non adeguate. Le politiche pubbliche devono orientarsi verso la costruzione di un sistema di welfare più robusto, capace di rispondere efficacemente alle esigenze degli anziani”.
Fondamentali i servizi pubblici per la qualità della vita
“Bisogna fare di più per migliorare i servizi. E’ essenziale la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti, istituzioni governative, parti sociali, comunità locali; il dialogo aperto, trasparente e costruttivo tra questi attori potrebbe sviluppare un sistema di servizi pubblici che sia realmente efficace, inclusivo e, soprattutto, capace di garantire il rispetto e la dignità per tutti, senza alcuna distinzione. La chiave è sempre il dialogo”.
Il segretario generale Cisl Sicilia Leonardo La Piana

“La riconferma di Federica Badami alla guida della Cisl Palermo Trapani testimonia che il percorso compiuto è quello giusto, portando avanti la centralità della partecipazione e dell’affermazione del coraggio delle idee”. “Questi due territori sono nodi importanti per tutta la regione, in una strategia sinergica – ha aggiunto La Piana – che vede l’interconnessione dei territori e la circolarità degli argomenti. Per questo sollecitiamo il governo regionale ad avviare subito il confronto con le parti sociali e le imprese, nella consapevolezza che servono una visione integrata e una pianificazione operativa che indichi le priorità e gli interventi da realizzare per tradurle in atti concreti, a partire dal pieno utilizzo delle risorse del Pnrr e dei fondi europei. Solo adottando un metodo di concertazione e dialogo, sarà possibile costruire un’agenda politico – istituzionale basata sulle reali esigenze dei settori produttivi e della popolazione, monitorare l’attuazione delle politiche regionali, garantire trasparenza ed efficacia, favorire la coesione sociale e territoriale, coinvolgendo attivamente i cittadini nei processi decisionali”.
Le conclusioni della segretaria generale Cisl nazionale Daniela Fumarola

“Grazie alla comunità della Cisl Palermo- Trapani per la capacità di essere sempre in prima linea per dare risposte ai lavoratori, ai pensionati, ai giovani, alle donne, alle famiglie, agli immigrati . Un punto di riferimento solido e credibile a fronte dei bisogni di un tessuto sociale diseguale, segnato da marginalità e disagio, divari di genere e generazionali, che in questo territorio come in tutta la Sicilia e nel Sud pesano più che altrove” , ha detto Fumarola.
“Sviluppo e coesione sono e restano la nostra bussola, i punti fondamentali del nostro agire quotidiano, il nostro metro di misura di ogni piano, di ogni singolo euro destinato innanzitutto al Sud, per sviluppare pienamente le sue enormi potenzialità in un quadro di effettiva trasparenza e legalità, con una governance partecipata di politiche e investimenti – dal Pnrr ai fondi strutturali al Fondo di sviluppo e coesione – che dal territorio al livello nazionale proceda sul binario della corresponsabilità tra istituzioni, sindacato e mondo delle imprese. Alla Sicilia come in tutto il Mezzogiorno servono piu’ infrastruttore, trasporti, sanità, scuola, programmi di intervento sociale a favore delle famiglie, degli anziani e di non autosufficienti e un piano straordinario per il lavoro di qualità, ben retribuito, contrattualizzato, stabile e qualificato. Si riparte da lì. Con investimenti sulla formazione, sull’apprendimento, sulle conoscenze, sulle competenze. E con una nuova visione di politica industriale, energetica, ambientale e sociale. Su questi temi lanciamo la nostra sfida a tutti i nostri interlocutori. Il Primo Maggio saremo qui in Sicilia a Casteldaccia, teatro della terribile strage del 7 maggio dello scorso anno dove morirono 5 operai. Un passo significativo con cui intendiamo anche rispondere al monito del documento della CEI, che per la Festa dei Lavoratori parla dell’esigenza di costruire una nuova e grande alleanza sociale a cominciare dalla sicurezza sul lavoro , una grande vergogna nazionale. Molte cose sono state affrontate in questi ultimi tempi. La patente a crediti, l’incremento delle forze ispettive, l’utilizzo dell’avanzo Inail. Interventi significativi, che però devono essere inseriti in un cammino costante verso una nuova strategia nazionale”.
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