Stava facendo jogging una mattina come le altre quando improvvisamente Samuele Longo ha deciso di arrestare la sua corsa affaticato. L’uomo, 53 anni, era solito allenarsi e praticare la corsa ma ieri mattina, intorno alle 10 ha accusato un malore, probabilmente un infarto, lasciando sgomenti decine di passanti che hanno assistito alla scena. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi. La tragedia si è consumata intorno alle 10 di mattina sul lungomare di Mondello, all’altezza dell’Ombelico del mondo, in corrispondenza di via Teti.
La dinamica
L’uomo ha accusato il malore, ha interrotto la corsa e improvvisamente si è accasciato. A dare l’allarme sono state alcune persone. In quel momento il lungomare era affollato di gente: è stato chiesto l’intervento sul posto di un’ambulanza, ma al loro arrivo sul posto i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Sul posto per i rilievi è intervenuta in un secondo momento anche la polizia.
“Gli operatori del 118 sospettano un infarto”, hanno detto alcune persone presenti sul posto. “Noi eravamo lì di passaggio e abbiamo prestato soccorso – racconta un testimone -. Ho chiamato personalmente l’ambulanza. Il signore ha provato a sollevarsi due volte sbattendo a terra con il viso. E’ stata una scena agghiacciante”.
Il cordoglio
Sono sotto shock gli amici, i colleghi e parenti di Samuele Longo, stroncato ieri mattina, 22 marzo, da un malore, probabilmente un infarto. Tanti i messaggi di cordoglio in ricordo del giovane collega, descritto come “altruista, buono e generoso”.
Le parole di Emanuele: “caro amico mio che dispiacere che mi sono persa una persona straordinaria, generosa, quanto ne abbiamo combinato assieme . Quanto risate . Rimarrai sempre nel mio cuore. Che possa vegliare sulla tua famiglia riposa in pace”.
Poi ancora: “Figghió che fai così te ne vai? Dovevamo correre il 30 al politeama. Samuele ogni tuo collega porterà con se i tuoi insulti divertenti eravamo tutti delle.merde…. E porteremo il modo in cui ci hai seguiti e consigliati. Le mattine e le chiusure non saranno più come prima Ciao figghió! Proteggi la tua famiglia da lassù. Sarai nelle corsie con noi” scrive Giuseppe.
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