Con il fallimento del tavolo regionale del Centrodestra, incapace di trovare un accordo sulla spartizione delle candidature alla presidenza delle ex Province, i territori muovono i loro passi. Il parlamentare regionale del Mpa, Giuseppe Carta, traccia il piano di avvicinamento verso le elezioni che deve necessariamente partire dai territori.

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“Siamo in attesa”

“Io spero che il tavolo regionale – dice Carta a BlogSicilia – produca un accordo globale, in assenza di questo ci muoveremo di conseguenza. Domenica sarà presentato il nuovo movimento, non sappiamo se presenteremo la lista ma arriverà il momento in cui decideremo che strada prendere e capire quale è l’orientamento dei consiglieri comunali civici che si sono federati al Mpa. Siamo in fase di attesa e capiremo a giorni che strada prendere”

Gli errori commessi dal tavolo regionale

Per il deputato regionale del Mpa si è arrivati all’impasse per un errore metodologico del tavolo del Centrodestra. “L’errore di fondo è che non v’è stata alcuna attività preliminare, nessuno – dice Carta a BlogSicilia – ci ha contattati prima della convocazione del tavolo regionale: non abbiamo la percezione della forza dei partiti, quindi ci siamo trovati impreparati a gestire questa situazione. Credo sia importante l’azione del territorio per programmare le iniziative sulla Provincia che è totalmente indebitata, poi parleremo del presidente”.

Centrodestra diviso a Siracusa

Sotto traccia le trattative del Centrodestra proseguono: nel Siracusano, c’è, però, divisione. Da una parte si trovano Mpa e Dc che hanno puntato sul sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, dall’altra Noi Moderati e Forza Italia che hanno abbracciato Daniele Lentini, sindaco di Francofonte. In attesa, c’è Fratelli d’Italia che non è ancora sceso in campo in modo netto. Sul carro di Gianiracusa ci sono anche Azione, partito dello stesso candidato in pectore e del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ed il deputato regionale, Carlo Auteri, eletto nelle liste di FdI ma ora al gruppo misto.

I sindaci ribelli contro l’accordo tra Governo ed Eni

Il deputato regionale del Mpa ha preso parte all’incontro di stamane nell’aula consiliare di Siracusa a cui hanno preso parte i sindaci della zona industriale del Siracusano ed il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, ed il presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta, contrari all’accordo sottoscritto a Roma tra Governo, Eni, Cisl e Uil sul piano di riconversione degli impianti Versalis, tra cui quelli di Priolo e Ragusa. I sindaci sono contrari perché, secondo la loro tesi, il protocollo non garantisce la piena occupazione.

“Siamo d’accordo con la riconversione ma non con il protocollo, peraltro non firmato dalla Regione, in quanto non garantisce il mantenimento degli attuali livelli occupazionali ma solo quando entreranno a regime. Questo crea difficoltà ai nostri concittadini, molti dei quali sono impiegati nella zona industriale. Siamo convinti di essere nelle condizioni di modificare questo accordo e di portare a casa un buon risultato”.

E come farete?

Emenderemo l’accordo e per farlo incontreremo il prefetto affinché sia il tramite delle richieste del territorio

Presidente Anci, “piano produce effetti devastanti”

“Il piano di Eni avrebbe riflessi devastanti sui livelli occupazionali e nell’economia di tutti i Comuni della provincia e dell’intero sud est siciliano – ha detto il Presidente di Anci Sicilia, Paolo Amenta, aprendo i lavori -. Non possiamo restare inermi per cui l’Anci raccogliendo il grido d’allarme dei Sindaci e del territorio prova a mettere insieme tutti i soggetti per chiedere l’intervento della Regione e del Governo nazionale affinchè aprano immediatamente un tavolo di confronto sul piano Eni alla presenza degli Enti istituzionali del territorio, le forze sociali e i rappresentanti degli industriali. Di questo come Anci ci faremo portavoce così come ci faremo portavoce del coinvolgimento dell’Europa affinché impegni investimenti nel rilancio produttivo di quest’area”.