ACIREALE – La fase operativa dei cantieri creativi urbani è ormai entrata nel vivo . In queste settimane nelle scuole di Acireale bambini e bambine, ragazze e ragazzi stanno già costruendo i progetti che hanno immaginato. Manca poco al momento in cui si potranno toccare con mano i frutti “fisici” del progetto “La mia piccolacittà”, realizzato dalle cooperative A casa di Momo e Identità, in collaborazione con la Città di Acireale.
Nei mesi scorsi decine di ragazzi degli gli istituti comprensivi e d’istruzione Giovanni XXIII, Vigo Fuccio – La Spina, Galileo Galilei, Gulli e Pennisi e Galileo Ferraris hanno usato parte del loro tempo per immaginare come migliorare l’ambiente che hanno intorno. Hanno passeggiato per la città, scoperto luoghi nuovi che conoscevano poco – dal Teatro Bellini all’Accademia Zelantea -, hanno cercato di capire le loro esigenze. Dal dialogo con i giovanissimi è nato il progetto di rigenerazione urbana di vico Alliotta, inaugurato e donato alla cittadinanza a Natale, e adesso stanno nascendo tanti piccoli micro-progetti in ciascuna delle scuole coinvolte.
Qualcuno sarà impegnato nel rendere un cortile di cemento più accogliente, con panche e tavoli per la merenda e giochi disegnati sul tavolo da potere fare in comunità. Qualcun altro ha deciso di piantare un orto, di cui occuparsi in tutte le fasi: la costruzione del terrario, la scelta delle piante, vederle germogliare a partire da un seme piantato in una confezione di uova di cartone pressato. Altri ancora, i ragazzi e le ragazze dell’Istituto di istruzione superiore Galileo Ferraris, hanno progettato l’intera riqualificazione di una porzione del cortile della scuola, integrando spazi ombreggiati e alberi già esistenti, nuovi percorsi accessibili in carrozzina e materiali di recupero. Un’esperienza didatticamente rilevante, inserita nel percorso dell’anno scolastico.
È in questo clima di fermento che le scuole acesi si avviano alla primavera. E che le cooperative promotrici di “La mia piccolacittà” cominciano a fare i conti. Le classi coinvolte, tra scuola dell’infanzia, primaria, secondaria e d’istruzione superiore, sono 48. Con circa ottocento giovanissimi acesi partecipanti, insieme a insegnanti e famiglie. Un impatto che sarà moltiplicato quando, a opere realizzate (c’è tempo fino a maggio, quando è prevista la chiusura ufficiale del progetto), queste ultime saranno usate anche da chi non ha contribuito alla loro ideazione, progettazione e realizzazione.
I partner di “La mia piccolacittà” sono le Soc. Coop. Soc. A Casa di Momo e Identità, il Comune di Acireale, l’Ufficio Servizio Sociale Minori di Catania, gli istituti comprensivi e d’istruzione Giovanni XXIII, Vigo Fuccio – La Spina, Galileo Galilei, Gulli e Pennisi, Galileo Ferraris, l’Aps Chiarìa, il circolo Sartorius Waltershausen Legambiente Acireale, le associazioni culturali L’Albero Filosofico e Cardacìo, la fondazione di partecipazione “Atene e Roma”, l’associazione Zelos onlus.
“La mia piccolacittà”, dell’ATS costituita dalla Soc. Coop. Soc. A Casa di Momo e la Soc. Coop. Soc. Identità, è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per le Politiche della famiglia, nell’ambito dell’avviso pubblico per il finanziamento di progetti per il contrasto della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali ed educative di persone di minore età “Educare Insieme”.



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