“Il decreto Salvini ha terrorizzato le persone che hanno paura di andare al ristorante”. Lo afferma a Talk Sicilia la Cna, con il presidente dei ristoratori di Enna, Tommaso Scavuzzo, che, dopo poco più di 3 mesi dall’entrata in vigore del nuovo codice della strada, firmato dal ministro leghista, Matteo Salvini, traccia un bilancio pessimo per uno degli asset economici più importanti per la Sicilia. Il terrorismo di cui parla il rappresentante della Cna è legato al fatto che i limiti sul tasso alcolemico sono rimasti sostanzialmente gli stessi ma le sanzioni si sono inasprite.

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Sanzioni e carcere

Se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria (arresto fino a 6 mesi e ammenda da 800 a 3.200 euro). Sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro, la contravvenzione è punita con sanzione detentiva e pecuniaria (arresto da 6 mesi e un anno e ammenda da 1.500 a 6.000 euro) e sospensione della patente da uno a due anni.

Meno consumi di vino

“Chi viene al ristorante non consuma – dice il presidente dei ristoratori della Cna di Enna – la stessa quantità che si assumeva prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice della strada. Ad esempio: una coppia che prima ordinava una bottiglia di vino per la cena adesso chiede due calici così come una coppia che consumava due calici adesso ne prende solo uno”.

La fuga dai ristoranti

Ma c’è un altro dato che, secondo la Cna, è connesso al nuovo Codice della strada. “Abbiamo avuto un calo pazzesco, non solo in termini di consumo del vino, addirittura certa clientela non va più al ristorante perché è terrorizzata” spiega Scavuzzo.

Cosa ha detto Salvini

Il ministro Salvini non appare preoccupato per i riverberi sulla filiera del vino e della ristorazione. “Sono assolutamente felice e orgoglioso del nuovo codice della strada  e per la trentaduesima volta ricordo che non abbiamo alzato i limiti sul consumo dell’alcol” ha detto in una recente diretta social. Ed ha aggiunto: “Si può bere una birra o un buon bicchiere di vino ma se si arriva alla quarta birra o al fiasco di vino, non guidare”

Il sondaggio

La Cna di Enna ha commissionato un sondaggio per cui 4 persone su dieci hanno ridotto il numero di pranzi e cene al ristorante dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada. L’indagine è stata condotta su un campione di 200 utenti. Il 40% degli intervistati ha ridotto il numero di serate trascorse al ristorante. Tra questi il 20% ha ridotto in modo significativo le uscite, dimostrando un impatto diretto sulle abitudini di consumo e solo il 35% dei clienti continua a consumare bevande alcoliche come in passato. Tra coloro che hanno modificato le proprie abitudini, il 18% ha completamente eliminato il consumo di alcol durante i pasti fuori casa.

La navetta

Ma come fare per far tornare i clienti al tavolo? Da Enna è stata lanciata l’idea di mettere a disposizione una navetta che permette ai clienti di recarsi al ristorante per poi essere accompagnati a casa. “E’ un servizio che consente alle persone di poter consumare la tua solita quantità di vino senza incappare in qualche controllo” sostiene il presidente della Cna ristoratori di Enna.

Penalizzata la filiera del vino

Ad essere penalizzata è naturalmente la produzione vinicola come denunciato da Assoenologi.  “Questa percezione sempre più rigorosa delle norme può scoraggiare – si legge in una nota –  i consumatori, inducendoli a rinunciare a un calice di vino durante una cena al ristorante, in enoteca e in tutti quei locali in cui si consuma vino. Facile immaginare il danno economico che, di riflesso, potrebbe ricadere sui produttori, sull’intera filiera vitivinicola italiana e anche sui tanti appassionati di vino che amano trascorrere serate di convivialità, accompagnate da un buon calice”.

Il progetto Portami a casa

L’associazione si è resa promotrice di un progetto chiamato Portami a casa.  “Quando la bottiglia di vino ordinata non viene consumata interamente, il cliente – spiega l’associazione – può portarla a casa. Questo gesto è possibile grazie a delle shopper personalizzate fornite direttamente dai produttori ai gestori dei locali. Shopper che permettono al cliente di trasportare la bottiglia in sicurezza e legalità”.

Le morti sulle strade e la polemica sui numeri dei decessi

L’obiettivo del nuovo Codice è di ridurre drasticamente il numero di incidenti stradali e dunque mortali sulle strade ma ci sono state polemiche su dati forniti da Salvini contro cui si sono schierate le Associazioni dei Familiari vittime sulla strada e per la mobilità attiva che, in un lancio dell’agenzia Ansa, sostengono “il fact checking di Asaps Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale e Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus dopo le dichiarazioni fuorvianti del Ministro su una presunta riduzione del 25% della mortalità stradale dopo sole due settimane dall’entrata in vigore della riforma del Codice della Strada”.