Un viaggio lungo le capitali mondiali per riscoprire la vera essenza di Palermo e del festino numero 400. Faranno il giro del mondo le immagini selezionate nel contest “Palermo rifiorisce con Santa Rosalia”, una mostra che farà da trampolino di lancio per il capoluogo siciliano e che trasmetterà il folklore ma anche la cultura siciliana fra i vicoli di altre quattro (si sta lavorando per una quinta) metropoli. Roma, La Valletta, Pechino e Londra respireranno il culto palermitano attraverso le fotografie vincitrici della mostra presentata lo scorso settembre alla Galleria di arte moderna.

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“Nel 2024 abbiamo avuto non solo una grande partecipazione, ma anche importanti riconoscimenti internazionali – ha dichiarato il sindaco, Roberto Lagalla – per il 2025 lavoreremo con la stessa squadra e puntiamo a coinvolgere allo stesso modo il territorio. L’anno scorso abbiamo prodotto un libro su Santa Rosalia e quest’anno porteremo le immagini in giro per il mondo: la promozione di Palermo viene dunque declinata sul piano internazionale, sposandosi con tutte le attività che l’amministrazione sta mettendo in campo. La promozione tout court della città farà una rotazione internazionale che coinvolge Roma tra l’1 e l’11 aprile, La Valletta a maggio, Pechino a giugno e Londra a dicembre; siamo in trattativa per un’altra tappa americana, che si aggiunge a New York un anno fa ma in una sede diversa. Infine siamo al lavoro per riproporre un Festino che sarà in qualche modo la continuazione di quello precedente: riteniamo che dovrà nuovamente interessare l’intera città e coinvolgerne ancora una volta ogni istituzione e associazione”.

Un viaggio attraverso quattro paesi

Il percorso espositivo prenderà il via a Roma dal 1° all’11 aprile 2025, con il sostegno della Città Metropolitana di Palermo. L’evento sarà ospitato negli spazi della biblioteca di Palazzo San Macuto, sede della Commissione Cultura della Camera. Successivamente, tra maggio e dicembre, la mostra toccherà tre importanti tappe internazionali: l’Istituto Italiano di Cultura a La Valletta, l’Istituto Italiano di Cultura a Pechino e, infine, l’Istituto Italiano di Cultura a Londra.

“Il Tour nasce grazie all’attiva collaborazione del Governo nazionale che ci affianca in questo tour promozionale che, per la prima volta, porta il racconto di Santa Rosalia e del suo festino oltre i confini regionali ma soprattutto nazionali. Un’occasione di promozione davvero unica che questa amministrazione ha deciso di supportare con grande determinazione affinché la storia, la tradizione e il valore identitario della nostra città possa essere conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Inoltre, stiamo iniziando a lavorare per candidare il Festino di Santa Rosalia come patrimonio immateriale Unesco. Ringrazio il Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati Federico Mollicone e il  Cons. Amb. Marco Cerbo, referente per il Maeci, per il supporto nella costruzione di questo tour internazionale” così dichiara l’assessore alla Cultura Giampiero Cannella.

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I riconoscimenti del festino numero 400

L’edizione 2024 della manifestazione, infatti, ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti al BEA World Grand Prix, classificandosi come il terzo evento più importante al mondo e ottenendo la medaglia d’argento nella categoria Cultura.

“Siamo partiti da un concorso fotografico che, grazie alla collaborazione di tanti giornalisti e fotografi, ha permesso la realizzazione di un percorso visivo ed emozionale che documenta un Festino storico – ha aggiunto Lagalla – riconosciuto al BEA World come terzo evento al mondo  grazie alla incredibile direzione artistica di Marco Balich. Uno straordinario premio che rende onore alla nostra città e che racconteremo portando la mostra in altre sedi espositive internazionali”.

Il prossimo Festino di Santa Rosalia sarà incentrato su un concetto di bellezza che va oltre l’estetica, intesa come valore profondo e principio guida. Sarà un omaggio alla bellezza del sacrificio della Santa, che rinunciò ai beni materiali e a una vita agiata per abbracciare la spiritualità, e alla bellezza del lavoro, anche faticoso, che contribuisce a rendere le cose e la città più belle.