ROMA (ITALPRESS) – Il filantropo e mecenate Emmanuele Prof. Avv. F. M. Emanuele di Villabianca, Barone di Culcasi, già Presidente della Fondazione Roma e della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale (quest’ultima, oggi guidata dalla Prof.ssa Alessandra Taccone), è stato insignito del Premio “Barone di Mandralisca – da mecenate a mecenate” da parte del Presidente della Fondazione Mandralisca di Cefalù, Prof. Vincenzo Garbo, in occasione di una cerimonia a Palazzo Pediconi, a Roma, dove nacque Eugenio Pacelli, divenuto poi Papa con il nome di Pio XII.
Si tratta della prima edizione del Premio, ispirato alla figura di Enrico Pirajno Barone di Mandralisca (Cefalù, 3 dicembre 1809 – 15 ottobre 1864), il quale è stato un insigne uomo di cultura, appassionato di pittura, bibliofilo, archeologo, numismatico, malacologo, fisico, botanico, esperto di glittica e di tassidermia. Egli ricoprì diverse cariche pubbliche e si adoperò intensamente per la salvaguardia e valorizzazione della cultura nell’isola: a proprie spese finanziò l’osservatorio meteorologico dei frati cappuccini a Lipari, il restauro dei mosaici bizantini della Basilica Cattedrale di Cefalù (oggi patrimonio dell’Umanità UNESCO) e l’ampliamento dell’orto botanico di Palermo, città presso la quale fece istituire due scuole di lavori anatomici e di anatomia chirurgica presso la locale Università degli Studi. Nel testamento olografo, redatto il 26 ottobre 1853, diede disposizione per la creazione di un Liceo, comprendente il suo palazzo e le collezioni del suo gabinetto; nonchè di una scuola ‘lancasteriana notturnà.
La Fondazione Mandralisca, istituita con Regio Decreto del 21 luglio 1866, custodisce ancora oggi l’immenso patrimonio donato alla collettività dal Barone Enrico Pirajno, garantendo la cura e la fruizione dei tesori ospitati presso il Museo Mandralisca di Cefalù, autentica wunderkammer, nella quale risaltano il celeberrimo ‘Ritratto d’Uomò di Antonello da Messina (1465 – 1470), il ‘Cratere del Tagliatore di tonnò (IV sec. a.C.), una biblioteca contenente circa 12.000 volumi, un archivio storico contenente documenti dal XV al XIX secolo, la seconda collezione al mondo di monete siceliote, una pinacoteca, una sezione archeologica, una collezione malacologica e una di tassidermia.
Nell’anno in corso, che segna il verificarsi di una duplice importante ricorrenza per la Fondazione Mandralisca (ossia, il 215° anniversario dalla nascita e il 160° dalla morte del Barone Enrico Pirajno), il Consiglio di Amministrazione, presieduto dal Prof. Vincenzo Garbo, all’unanimità ha deciso di assegnare la prima edizione del Premio intitolato all’illustre mecenate ottocentesco al Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele di Villabianca, Barone di Culcasi. Egli infatti – si legge nella motivazione del riconoscimento – ‘con le sue molteplici attività svolte in campo economico, giuridico, culturale, artistico e filantropico, nonchè con il suo esempio di vita, è viva incarnazione contemporanea, e fulgida testimonianza, dell’amore verso ogni forma di sapere e della disposizione d’animo nei confronti dell’altruismo; sentimenti, questi, che appartennero, a pieno titolo, al Barone Enrico Pirajno di Mandraliscà.
Il Prof. Vicenzo Garbo, Presidente della Fondazione Mandralisca, ha aggiunto: ‘Nel guidarci in tale scelta è stata la piena consapevolezza dell’opera che il Prof. Emanuele ha svolto e continua a svolgere in favore della cultura, del sapere e dell’impegno filantropico in tutte le sue forme, attualizzazione concreta dell’instancabile opera e degli alti ideali che furono del nostro fondatore.’.
La Prof.ssa Alessandra Taccone, attuale Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, ha così commentato: ‘Plaudo con gioia a questa importante iniziativa, che celebra meritoriamente l’immensa sensibilità ed il costante, instancabile impegno profuso dal mio predecessore e maestro Prof. Emanuele nel corso della sua vita, in qualità di Presidente della Fondazione Roma prima e della Fondazione Terzo Pilastro poi, a favore della diffusione della cultura, dell’arte e della conoscenza come strumenti privilegiati di dialogo e di integrazione fra le classi sociali e fra i popoli. Questo premio rappresenta il giusto coronamento, in un ideale passaggio di testimone tra un mecenate del passato e un mecenate del presente, di quanto realizzato dal Prof. Emanuele a beneficio della collettività’.
Grato e commosso per il prestigioso riconoscimento, il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele ha concluso: ‘Questo Premio mi onora sinceramente, perchè mi equipara ad un grande ed illuminato uomo della mia terra natia, la Sicilia, e perchè per me rappresenta il più alto riconoscimento tangibile di quanto fatto nella mia lunga esistenza. Ho sempre pensato che l’impegno filantropico e mecenatistico dovesse caratterizzare la vita di coloro i quali hanno avuto, come nel mio caso, la possibilità di realizzare i propri desideri giovanili e della vita adulta. Nella fase più avanzata della mia esistenza, ho tentato di dare risposta a quei problemi di cui la nostra società si dà meno carico: la salute, la ricerca scientifica ad essa applicata, l’istruzione e la formazione, l’aiuto ai meno fortunati. E, soprattutto, la cultura, che considero, insieme all’arte, alla poesia e alla musica, così come lo è stata per la mia vita, l’unico rimedio atto a fronteggiare le tante problematiche esistenziali del nostro tempo, nonchè lo strumento più efficace in grado di abbattere le barriere sociali e quelle etniche e religiosè.
Per quanto riguarda l’impegno filantropico, la prima grande iniziativa del Prof. Emanuele fu la creazione dell’Hospice per i malati terminali, realizzato a Roma quando ancora in Italia le cure palliative non erano ancora state inserite nel sistema sanitario nazionale, al fine di assistere gratuitamente i malati terminali negli ultimi giorni della loro vita; sulla stessa lunghezza d’onda, il Villaggio da lui creato nel quartiere romano Bufalotta per i malati di Alzheimer, parimenti gratuito, modellato sull’esempio del villaggio olandese di Hogeweyk, per offrire agli ospiti un ambiente sicuro e rasserenante, con stili e modalità di vita simili a quelli familiari.
Venendo poi alle innumerevoli iniziative realizzate dal Prof. Emanuele a favore dell’arte e della cultura, sono da ricordare, in maniera esemplificativa e non esaustiva: il sostegno pluriennale all’attività dell’Orchestra Sinfonica di Roma prima e dell’Orchestra multietnica di Piazza Vittorio poi, nonchè alla prestigiosa rassegna di danza internazionale, sia classica che contemporanea, ‘Les E’toiles’; la realizzazione a Tor Marancia, nel complesso residenziale al civico 63 , di un museo di street-art ‘a cielo apertò, a cui hanno lavorato 21 artisti di fama internazionale provenienti da 11 Paesi del mondo; l’implementazione, attraverso un’oculata campagna di acquisizioni condotta durante gli anni della sua Presidenza, della Collezione permanente d’arte della Fondazione Roma a Palazzo Sciarra, che annovera capolavori dal ‘400 ad oggi; la promozione ed organizzazione di ben 59 mostre inedite (tra cui quella epocale su Banksy e la più recente ‘Ipotesi Metaversò) nello spazio espositivo – da Lui convertito da istituto bancario a museo – di Palazzo Cipolla, alle quali si affiancano le ulteriori 49 inaugurate in tutto il mondo, per un totale di 108.
Il mecenatismo culturale del Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, inoltre, ha travalicato i confini nazionali per esplicarsi anche all’estero, con una particolare attenzione verso i Paesi dell’area mediterranea. Sono da citare, tra gli altri: il ripristino della Basilica di Sant’Agostino di Ippona ad Annaba, in Algeria, e della Chiesa di Santiago el Mayor all’interno del convento de Las Comendadoras de Santiago, a Madrid, in Spagna; il restauro della statua di Dante Alighieri a La Valletta, nel comune di Floriana, a Malta; la ristrutturazione dei locali dell’Istituto dei Monumenti di Cultura (IMK) di Tirana, in Albania; la partecipazione al prestigioso ‘Festival Internazionale di Musica Sinfonicà di El Jem dell’Orchestra Sinfonica di Roma, in Tunisia; il progetto ‘Teatridimarè, per la realizzazione di spettacoli teatrali gratuiti allestiti nelle banchine dei porti in Grecia; il restauro dell’opera del XVII secolo raffigurante l’ ‘Ecce Homò nella parrocchia di Alcañices in Castiglia, e quello della Casa de Pastores a Segovia al fine di riconvertire la Casa a luogo deputato ad ospitare eventi culturali, entrambi in Spagna; il progetto di valorizzazione culturale delle origini romane in Marocco, ai fini della creazione di percorsi archeologici e turistici; il restauro dei pannelli araldici di Fort St. Angelo, risalenti al XVII secolo, che si trovano all’interno dei saloni principali del Palazzo Magistrale, a Malta; il progetto degli scavi della vecchia città di Eridu (vicino ad Ur), volti a riportare alla luce le vestigia dell’antica civiltà sumera, in Iraq; l’iniziativa poliennale in ambito musicale dal titolo ‘Suoni di Fratellanzà, in collaborazione con la World Youth Orchestra, sostanziatasi in vari progetti, di natura sia artistica che formativa, in diversi Stati dell’area mediterranea e del Medio Oriente.
Sono soprattutto degne di nota, tuttavia, in ragione delle origini siciliane del Prof. Emanuele e dell’origine del Premio ‘Barone di Mandraliscà, le iniziative che hanno interessato la sua terra natìa: il progetto della nuova illuminazione artistica della Torre di Federico II ad Enna, monumento medievale tra i più apprezzati della Sicilia; l’installazione a favore della salvaguardia dei mari dal titolo ‘HELP – The Garbage Patch Statè a Mozia (Trapani), nell’ambito del progetto internazionale ‘Wasteland’ di Maria Cristina Finucci; l’opera murale monumentale realizzata dallo street-artist di fama mondiale Vhils sugli otto silos del porto di Catania; il concerto della Gerardo Di Lella Pop ‘Orchestra con Amii Stewart nel meraviglioso scenario del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento; il concerto del Maestro Vito Terribile ‘Coesistenze. I suoni del silenziò, con la sand-artist israeliana Ilana Yahav, ed il grande concerto di beneficenza di Franco Battiato con la Royal Philarmonic Concert Orchestra, entrambi presso il Teatro Politeama di Palermo; il ‘Ballarò Buskers Festival’, Festival Internazionale delle Arti di strada, con artisti provenienti da tutto il mondo, nel quartiere dell’Albergheria del capoluogo siciliano. E, infine, le molteplici mostre d’arte realizzate nei luoghi più importanti e suggestivi della Sicilia: la mostra ‘Monumentà di Fabrizio Plessi e quella di Igor Mitoraj presso il Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento; ‘I grandi capolavori del corallo. I coralli di Trapani del XVII e XVIII secolò presso il Museo Regionale Pepoli di Trapani; ‘Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudicè presso l’ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica; la mostra ‘MC2 Mothers’ Colors 2′ presso la Fondazione Orestiadi di Gibellina. A Palermo: il progetto ‘La Rinascita dei Paladinì di riqualificazione degli spazi dell’Ospedale Pediatrico G. di Cristina attraverso le opere pittoriche dell’artista Ida Saitta; la mostra ‘Partono i bastimentì presso il Teatro Politeama; ‘Kokocinski. Estroflessioni figurativè presso Palazzo Sant’Elia; ‘Di là dal faro. Paesaggi e pittori siciliani dell’Ottocentò presso Villa Zito; ‘Stupor Mundi. L’originè di Filippo di Sambuy, presso il Palazzo Reale, la Cappella dell’Incoronazione e Palazzo Belmonte Riso; ‘Serpotta e il suo tempò presso l’Oratorio dei Bianchi; ‘Miti Mediterraneì di Alba Gonzales presso Villa Malfitano Whitaker; ‘Foresta Urbanà presso il Polo Museale di Arte Moderna e Contemporanea, a Piazza Bologni e Palazzo Belmonte Riso; ‘Viaggio in Sicilià di Francesco Amico presso la Galleria Lombardi; ‘Antonio Cutino e la Palermo del ‘900. Nel segno della tradizionè presso Villa Malfitano Whitaker. A Catania: la mostra ‘Louise Nevelson’ e la mostra ‘Del mare, dell’aria e di altre storiè di Julio Larraz, entrambe presso Palazzo Valle; la mostra ‘Codici Sorgentì e la mostra ‘Soft Wall’ di Pablo Echaurren presso Palazzo Platamone; ‘Breve storia del resto del mondò di Pietro Ruffo e ‘That’s Lifè di Ugo Nespolo, ancora presso Palazzo Valle.
– foto ufficio stampa Fondazione Terzo Pilastro –
(ITALPRESS).