Palermo 22 gennaio 2025 – “Esprimiamo la nostra più profonda vicinanza alla ragazza di 13 anni che, dopo essere fuggita dal reparto di Neuropsichiatria infantile di Palermo, è stata vittima di un abuso gravissimo. Se le indagini confermeranno la violenza subita, ci troveremmo di fronte a un fatto inaccettabile, che condanniamo con la massima fermezza. Un simile atto di brutalità colpisce non solo la vittima, ma l’intera comunità, che non può restare indifferente. È necessario che la giustizia intervenga con tempestività e rigore per garantire verità e protezione”.

A dichiararlo sono Caterina Altamore, responsabile del Coordinamento donne della Cgil Palermo e la segretaria Cgil Palermo Bijou Nzirirane. “Questo episodio dimostra quanto sia fragile il sistema di tutela per i minori in difficoltà – aggiungono Altamore e Nzirirane – La ragazza si è già allontanata più volte dalla struttura, segnalando un disagio profondo e una rete di protezione insufficiente. Servono interventi concreti, più sicurezza, percorsi di cura più efficaci e un sistema di supporto che prevenga situazioni di pericolo per i più vulnerabili”.

La Cgil Palermo e il Coordinamento donne Cgil Palermo chiedono investimenti urgenti in personale specializzato, strutture adeguate e servizi di assistenza. “Anche a Palermo – aggiungono –  come nel resto della Sicilia, i tagli alla sanità hanno ridotto di oltre il 30 per cento il personale della neuropsichiatria infantile, lasciando famiglie sole ad affrontare situazioni complesse senza il supporto necessario. Non possiamo più permettere che a pagare il prezzo di queste carenze siano i più fragili. Le istituzioni devono garantire alle ragazze in difficoltà una protezione adeguata, con percorsi di cura e sicurezza che impediscano qualsiasi forma di violenza o abbandono”.

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