Il Conservatorio Alessandro Scarlatti apre la nuova Stagione Concertistica 2025 con un concerto – evento che vede protagonista la propria Orchestra Sinfonica diretta dal M° Giuseppe Crapisi e solisti Enrico Simonetta e Matteo Pierro, studenti delle classi di pianoforte dei maestri Violetta Egorova e Vincenzo Marrone D’Alberti. Appuntamento domenica 2 febbraio ore 20.30 presso la Sala Grande del Teatro Massimo. Un concerto imperdibile per gli amanti della musica classica, che segna l’inizio di una stagione ricca di appuntamenti di grande qualità all’insegna della musica e della cultura.
La Stagione Concertistica 2025 del Conservatorio Alessandro Scarlatti è la sintesi del percorso didattico-artistico che caratterizza la missione del Conservatorio. Il Concerto d’inaugurazione punta sugli studenti: un compositore e due solisti individuati rispettivamente attraverso un concorso e una audizione. La collaborazione tra i docenti e gli studenti è il dato più entusiasmante che caratterizza l’offerta complessiva. Il Conservatorio Scarlatti intende così offrire un ventaglio di proposte musicali variegate e di alto livello, con l’obiettivo di avvicinare alla musica un pubblico sempre più ampio, dando spazio ai propri studenti, eccellenze dell’Istituzione.
Tra gli appuntamenti anche l’Open Day, durante il quale il Conservatorio aprirà le porte con concerti e momenti didattici rivolti alla comunità delle famiglie e a tutti i giovani della nostra città.
Sarà un anno anche pieno di iniziative rivolte ad attività sociali, esperienza già attuata la scorso anno e che ha avuto riscontri più che positivi, guardando ai più bisognosi per riempire il cuore di chi soffre con iniziative come la Rassegna Note per la salute, Musica e Cura, curata dai maestri Dorotea Cei e Giulio Potenza, presso ospedali come ISMETT, La Maddalena ed il reparto oncologico dell’ospedale Civico di Palermo, così come un’altra importante rassegna La Musica nel Cuore, coordinata dalla prof.ssa Marzia Manno, dedicata ai diversamente giovani presso alcune Case di Cura di Palermo in cui i nostri studenti, accompagnati dai loro docenti, donano momenti di gioia grazie e attraverso la musica. Ricche anche le collaborazioni istituzionali con il Ministero dell’Università e della Ricerca (Segretariato generale), la Regione Siciliana, la Città di Palermo, la Fondazione Teatro Massimo, la Fondazione Orchestra sinfonica siciliana, l’Associazione Amici della Musica di Palermo, il Teatro Biondo, la Fondazione Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group, il Festival organistico di San Martino delle Scale. Le rassegne che verranno realizzate all’esterno fanno parte di un protocollo d’intesa tra Le Vie dei Tesori, la Fondazione Sant’Elia, l’Associazione StupendaMente, l’UCAI, la Fondazione Borgese ed il Circolo Artistico di Palermo.
Sulle attività della Stagione interviene il Presidente del Conservatorio, il Dott. Giovanni Angileri: “Questo nuovo ciclo di eventi rappresenta non solo un momento di aggregazione culturale, ma è anche una vetrina straordinaria per il talento degli studenti e dei docenti del nostro Conservatorio. La stagione concertistica 2025 sarà caratterizzata da un ampio ventaglio d’iniziative, ricorderemo in particolar modo Alessandro Scarlatti, a cui il nostro Conservatorio è intitolato e di cui ricorre il tricentenario della morte. Saranno, inoltre, protagonisti sia i nostri docenti sia i talentuosi allievi, pronti a mostrare ciò che hanno appreso durante il loro percorso di studi con una vera e propria celebrazione della musica in tutte le sue forme e sfumature”.
Sulla Stagione Concertistica 2025 e su tutte le attività del Conservatorio Alessandro Scarlatti interviene anche il Direttore, il M° Mauro Visconti: “Siamo particolarmente lieti di presentare la Stagione concertistica 2025, un cartellone vario, articolato, frutto di uno sforzo artistico, economico e organizzativo considerevole. I nostri docenti e i nostri studenti sono i protagonisti indiscussi che ci consentono di offrire al pubblico occasioni di ascolto preziose. Il comune denominatore che orienta le nostre proposte è la sintesi del percorso didattico-artistico che caratterizza la missione del Conservatorio. La trasmissione del sapere e delle competenze è, insieme alla pratica esecutiva, uno degli aspetti fondanti della nostra attività educativa”.
Dalla musica antica alla contemporanea, al Jazz, alla sinfonica e alla cameristica, gli appuntamenti della Stagione, coordinata da Diego Obiso, Gianfranco Pappalardo, Salvatore Palmeri, sono oltre circa una sessantina, compreso la Stagione dedicata agli studenti e si svolgeranno in importanti siti della nostra città: Teatro Massimo, Atrio Platania, Salone Mannino, Sala Sollima e Sala Ferrara del Conservatorio A. Scarlatti, Chiesa Santa Maria dell’Ammiraglio (Martorana), Cattedrale di Palermo, Chiesa S. Giuseppe dei Teatini, Abazia di San Martino delle Scale, la Feltrinelli, Circolo Artistico.
Tante anche le novità rispetto agli anni precedenti come l’incremento delle iscrizioni, l’attivazione dei Dottorati di Ricerca e del Master di II livello in musica contemporanea per interpreti e compositori, la ristrutturazione e rivalutazione degli spazi all’interno del Conservatorio Scarlatti, l’incremento delle borse di studio anche con l’intervento di privati, tra questi: Dell’Oglio, Gattuso, Rotary, Le vie dei Tesori. Tra le iniziative recenti: la richiesta di accreditamento dei percorsi di formazione docenti, il Concorso docenti per 7 SAD, il Concorso riservato per 4 SAD e il Concorso per l’assunzione dei nuovi profili tecnici (5 pianisti 1 clavicembalista).
L’istituto è impegnato, nell’ambito dell’internazionalizzazione, in un progetto PNRR che vede coinvolti i Conservatori di Sicilia e Sardegna e le Università di Palermo e Calabria.
Contestualmente l’istituto è partner di altri due importanti progetti in ambito PNRR coordinati dai Conservatori di Alessandria e Latina.
Una importante novità, che consentirà di risolvere l’annoso problema degli spazi, è l’assegnazione di un cospicuo finanziamento che riguarda l’edilizia AFAM. Con questo intervento sarà possibile ristrutturare l’ex istituto dei sordomuti di via Cavour.
Inaugurazione Stagione Concertistica 2025
L’inaugurazione della Stagione Concertistica 2025 è affidata all’Orchestra Sinfonica del Conservatorio, formata da docenti e dai migliori allievi. Appuntamento il 2 febbraio alle ore 20.30 presso la Sala Grande del Teatro Massimo di Palermo.
I protagonisti, oltre all’Orchestra Sinfonica del Conservatorio, sono i docenti ed allievi del Conservatorio, il direttore Giuseppe Crapisi ed i solisti Enrico Simonetta e Matteo Pierro al pianoforte.
Il programma di sala inaugurazione prevede musiche di.
Girolamo Lampasona (Palermo 1985) Foskià
Franz Liszt (Raiding 1811 – Bayreuth 1886) Totentanz
Pyotr Ilyich Tchaikovsky (Votkinsk 1840 – San Pietroburgo 1893) Concerto per pianoforte n. 1 in si bemolle minore, op. 23
César-Auguste Franck (Liegi 1822 – Parigi 1890) – Matteo Helfer (Roma 1965) Corale n.1 dai Tre Corali.
Specifiche:
Girolamo Lampasona (Palermo 1985)
Foskià
Lampasona, nato in una famiglia di musicisti, è un giovane e brillante compositore palermitano che ha già al suo attivo un palmarès di tutto rispetto con riconoscimenti per le sue composizioni che spaziano dalle incursioni nella dimensione culturale meticcia e di scambio (Missa Luba), in cui tradizione costruttiva colta e folklore africano si incontrano; alla elaborazione di lavori complessi con la sintesi di voce narrante strutture elettroniche e strumentazione tradizionale (Zang Tumb Tumb), fino a toccare le collaborazioni con il cinema nella realizzazione delle musiche per i cortometraggi Real Guadagna e Pace e Bene.
Foskià è una composizione orchestrale che vuole essere nel titolo e nel contenuto sonoro una metafora e un riferimento alla complessità caotica della realtà: in quello che si potrebbe indicare come bianco e nero e che Lampasona chiama luce e ombra nella sintesi allusiva della parola che entrambe le unisce ed entrambe le supera. Dice appunto Lampasona «La luce viene presentata nella sua pienezza, attraverso timbri brillanti, armonizzazioni modali e una struttura melodica regolare. Successivamente, l’ombra invade lo spazio sonoro, con testure dense, cromatismi nei registri gravi e un uso incisivo di cluster orchestrali. Il brano culmina nella saturazione dell’ombra, dove le due forze sembrano fondersi in un dialogo conflittuale».
Nel brano una parte preminente è riservata alla sezione delle percussioni con particolare rilievo alla marimba. Il pezzo, dopo l’iniziale cupo e primitivo caos sonoro, assume connotazione di lucentezza melodica nel solco di una tradizione tonalmente riconoscibile e con tratti decisamente ironici. Quindi questa certezza armonica viene gradualmente dissolta attraverso una liquefazione della melodia a favore di ritmi irregolari dove la marimba ancora assume rilievo di guida. Il brano è concluso da un cluster orchestrale sormontato dall’ottavino che nell’intervallo di sesta tra fa e re pare suggerire gli opposti tonali di tonica maggiore e minore contenuti nell’unica e inscindibile circolarità che il titolo ci suggerisce.
Franz Liszt (Raiding 1811 – Bayreuth 1886)
Totentanz
Letteralmente Danza macabra, Totentanz è una composizione a cui Listz lavorò per oltre un ventennio traendo ispirazione nel 1838 dai dipinti del XIV secolo rappresentanti il Trionfo della morte nel Camposanto di Pisa. Le scene apocalittiche suggerirono l’uso del tema gregoriano del Dies Irae che viene sin dall’inizio esposto in modo muscolare e scultoreo utilizzando soprattutto le risorse percussive del pianoforte. Questo lavoro, che consiste di una introduzione, tre blocchi di variazioni intramezzate da due cadenze e una coda, impegna il solista in modo trascendentale. L’ orchestra ha ruolo marginale rispetto al titanico lavoro svolto dal pianista, che nella sua prima assoluta vide protagonista a L’Aja nel 1865 Hans von Bulow.
L’opera rientra tra quelle a ispirazione macabro-diaboliche che hanno rivestito un ruolo preminente nella ricerca artistica di Listz; dal Mephisto-Walzer alla Faust-Synphonie fino alla Csardas macabre e Feux follets. La versione della Totentanz comunemente eseguita è quella edita dal pianista e compositore russo Alexander Siloti, allievo di Liszt. Tuttavia, nel 1919 Ferruccio Busoni ne ha pubblicato una diversa versione, che egli riteneva risalire al 1849 ma che costituisce invece una versione ancora intermedia e incompleta. L’effetto che riesce a realizzare Listz, in questo che si colloca tra i suoi lavori più straordinari, è l’evocazione dantesca e infernale di un mondo sotterraneo fatto di estremi; di impensabili e irraggiungibili limiti. In uno scontro turbinoso e primordiale, dove ogni categoria conosciuta si annulla, con colori e caratteristiche percussive affidate al solista, Listz riesce a creare un grottesco viaggio fuori dagli schemi formali e svincolato da qualsiasi ordinamento classico simmetrico. La citazione con cui Listz accompagna il titolo della composizione, tratta dal libro dell’Apocalisse 8-13, è un memento a non dimenticare che siamo di passaggio e che il mistero della vita si equivale a quello della morte Vae,Vae,Vae habitantibus in terram…
Petr Ilic Cajkovskij ( Votkinsk 1840- San Pietroburgo 1893)
Concerto per pianoforte n. 1 in si bemolle minore, op. 23,
1. Allegro non troppo e molto maestoso (re bemolle maggiore). Allegro con spirito (si bemolle minore)
2. Andantino semplice (re bemolle maggiore)
3. Allegro con fuoco (si bemolle maggiore)
Alfredo Casella diceva che la musica di Cajkovskij risulta a volte «abbondante… a volte felice oppure volgare con la capacità di emozionare le masse tramite un lirismo efficace e immediato e pertanto con una effusione non molto elevata».
Scritto tra la fine del 1874 e gli inizi del 1875, il Concerto n. 1 op. 23 è sicuramente, con la Sesta Sinfonia “Patetica” ed al balletto Lo schiaccianoci, la più celebre delle composizioni di Pètr Il’ic Cajkovskij. Sotto alcuni tratti ha poi assunto nell’immaginario collettivo l’idea del “tipico” concerto romantico, diventando quindi metafora di uno stile tracciato da forte espressività legata a melodie di grande impatto emotivo, e da un virtuosismo strumentale brillante. Il concerto fu dedicato a Nikolaj Rubinstein con il quale Cajkovskij aveva studiato a Pietroburgo. E quando nel 1875 Cajkovskij gli presentò il suo Primo Concerto per pianoforte e orchestra in cerca d’approvazione e consigli, la risposta del musicista fu una stroncatura. Solo nel 1875 il concerto fu suonato per la prima volta dal virtuoso Hans von Bulow che lo inserì con piacere nei suoi programmi.
Il rifiuto di Rubistein fu certamente dettato da motivi di ordine stilistico e formali, soprattutto nell’uso della tecnica pianistica che prevede i numerosi accordi iniziali in forma di accompagnamento, cosa che collideva col gusto musicale russo del periodo. Altro elemento che sarà apparso a Rubistein bizzarro anche l’uso di un motivo popolare ucraino, Il ballo dei ciechi, nella seconda parte del primo movimento con una figurazione ritmica ritenuta forse troppo vivace. Altri tratti apparsi fuori tradizione al giudizio di Rubistein anche la lunghezza del primo movimento rispetto al resto e, a causa della tonalità di impianto, la grande difficoltà tecnica per il pianista.
Il secondo movimento del concerto è un momento di transizione che, attraverso un ricco colorismo lirico, ci conduce direttamente al terzo movimento Allegro con fuoco dipingendo una dimensione di travolgente danza russa. Qui il grande virtuosismo pianistico si innesta nei colori orchestrali attraverso un continuo dialogo paritetico. Il concerto di Cajkovskij rappresenta sicuramente un punto di transizione tra un primo momento artistico e un secondo nel quale si concentrano le maggiori opere del maestro russo.
Matteo Helfer (Roma 1965 )
Corale n.1 dai Tre Corali di
César-Auguste Franck (Liegi 1822 – Parigi 1890)
A proposito del primo dei Tre Corali per organo di Franck – che scritti nel 1890 ne rappresentano il testamento spirituale -, Vincent d’Indy racconta di quando il maestro belga descriveva il brano ai suoi allievi usando l’espressione «incompréhensibles». Ciò per dire che il Corale, nella sua forma originale, non si mostra immediatamente come tale ma si sviluppa in modo atipico; e che la melodia non si dà immediatamente ma si rivela successivamente nel cuore del brano. Con una pienezza di colori e di complessità armoniche stupefacenti; senza che ciò annulli la cantabilità della linea melodica, in un continuo volteggiare cromatico che tocca tonalità distanti tra loro. In questo senso Franck dimostra quanto profonda sia stata la lezione di Bach e Beethoven, soprattutto all’apice della loro riflessione artistica. La versione che ascoltiamo questa sera è una rilettura orchestrale opera del compositore e organista romano Matteo Helfer. «Questa avviene senza alcun intento – dice Helfer – di «parafrasare il lavoro; ci si è concessa talvolta qualche licenza nell’ aggiungere un pedale od un canone scoperto qua e là tra i vari strati del tessuto musicale». Il lavoro di Helfer mette in luce, grazie ai colori e alle sfumature dell’organico orchestrale, quanto di complesso talora rischia di rimanere celato nell’esecuzione organistica. D’altra parte, ricorda il compositore romano, la composizione dei Tre Corali avviene sull’organo progettato da Cavaillé-Coll di Sainte Clotilde e che questi strumenti «sono di stampo cosiddetto sinfonico, vale a dire progettati per riprodurre l’idea dell’orchestra, in termini di colori e sfumature, adottando registri che richiamino il più possibile gli strumenti orchestrali, legni ed ottoni in primis … e dotati inoltre di soluzioni tecniche finalizzate al superamento dei limiti espressivi intrinsechi fino ad allora, dello strumento. Scrivere per organo dunque, certo, ma con in testa l’idea dell’orchestra». L’originalità artistica, pienamente raggiunta da Helfer, consiste nell’avere reimpostato la direzione del colore del suono; funzionale ciò in termini di distinzione delle voci e delle linee musicali. Questo lavoro accompagna certamente l’ascoltatore verso una maggiore chiarezza espositiva del materiale sonoro, ampliando ancora di più la monumentale grandezza del lavoro organistico Franckiano.
Giuseppe Crapisi direzione
Si è diplomato giovanissimo in Clarinetto e successivamente in Composizione in Direzione d’Orchestra presso il Conservatorio di Musica “A. Scarlatti” di Palermo dove è docente di “Teoria, Ritmica e Percezione Musicale”. In qualità di direttore ha inciso per la Brilliant Classic. Ha diretto diversi concerti tra cui: il “Concerto di fine anno 2010” all’ARS trasmesso da RAI 3, Concerto per la 53ª SETTIMANA DI MUSICA SACRA MONREALE, Concerto in omaggio ad Arvo Pärt. Ha collaborato con il Lyric Opera House di Baltimora (USA) e con il teatro dell’opera (NCPA) di Pechino. Con il Teatro Biondo Stabile di Palermo ha diretto “L’opera da tre soldi” (53 recite) di Bertolt Brecht con musiche di Kurt Weill e le musiche di scena per la rappresentazione “Il fiore del dolore” di Mario Luzi. Attivo anche in ambito compositivo, le sue composizioni sono incise per l’etichetta Velut Luna e pubblicate da dizioni Carrara, Mnemes Edizioni Musicali, Neopoiesis Editrice e da Edizioni Musicali Wicky.Light Symphony è una omposizione per orchestra. “Light” viene usato per descrivere un brano che non raggiunge le dimensioni temporali di una Sinfonia Romantica o Tardo Romantica ma costituita da quattro movimenti legati l’uno all’altro senza soluzione di continuità. Nel brano sono presenti elementi di lucentezza timbrica con una musica che fa riferimento al modernismo del nostro tempo senza tralasciare le idee e le forme rovenienti dalla nostra tradizione musicale.
Orchestra sinfonica del Conservatorio di Palermo Fondata da Carmelo Caruso, nasce con lo scopo di favorire la pratica orchestrale e costituisce un punto di riferimento per gli studenti dei corsi di Direzione d’orchestra e Composizione. Svolge un’intensa attività concertistica anche come ospite di rassegne e festival promossi in Sicilia. Ha eseguito la riedizione della Messa da Requiem di Pietro Platania (in collaborazione con Orchestra del Mediterraneo e Cims) e il Rigoletto registrato a Taormina dalla Rai. Svolge attività di ricerca e valorizzazione del patrimonio musicale custodito nella biblioteca del Conservatorio.
La Stagione Concertistica 2025
La programmazione proseguirà da febbraio a fine dicembre con singoli concerti e sei grandi aree tematiche: le rassegne di musica contemporanea Tracce di suoni, di Jazz, di musica antica e pianistica, la musica sinfonica e una nutrita serie di concerti cameristici.
Il programma prevede:
TEATRO MASSIMO 2 FEBBRAIO, ORE 20.30
CONCERTO DI INAUGURAZIONE
Orchestra sinfonica del Conservatorio Matteo Pierro pianoforte Enrico Simonetta pianoforte Giuseppe Crapisi direttore. Musiche di Franz Lizst, César Franck, Pyotr Ilyich Tchaikovsky, Girolamo Lampasona.
SALA FERRARA 18 MARZO, ORE 18
ALESSANDRO SCARLATTI ALLE TASTIERE
Diego Cannizzaro organo In collaborazione con il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Caltanissetta.
CATTEDRALE 21 MARZO, ORE 19
I COMPLEANNI DI BACH
Laboratorio corale e orchestrale del Conservatorio Filomena Schettino soprano Valentino Taormina organo Onofrio Claudio Gallina direttore.
SALA FERRARA 31 MARZO, DALLE ORE 17
I COMPLEANNI DI BACH
Laboratorio orchestrale Dorotea Cei, Giuseppe Grippi, Gianfranco Pappalardo Fiumara, Giulio Potenza, Riccardo Scilipoti pianoforte. Claudio Onofrio Gallina direttore.
Conferenza: J. S. Bach, natura simbolica del concerto e della sua esecuzione.
Interventi a cura di Dario Lo Cicero e Consuelo Giglio.
SALA FERRARA 25 MARZO, ORE 18
RECITAL
Violetta Egorova pianoforte. Musiche di Johann Sebastian Bach e Robert Schumann.
TEATRO MASSIMO / SALA ONU 3 APRILE, ORE 18
LE MUSE DI VIRGINIO ZOCCATELLI
Un progetto di Ignazio Calderone Ensemble del Conservatorio Virginio Zoccatelli direttore.
SALA FERRARA 22 APRILE, ORE 18
DUO ROCCA-BUTTITTA
Maurizio Rocca violino Giorgio Buttitta chitarra. Musiche di Niccolò Paganini e Mauro Giuliani.
SALA FERRARA 28 APRILE, ORE 18
DUO CAPPELLI-GILIBERTI
Marco Cappelli chitarra Marco Maria Giliberti pianoforte. Musiche di Federico Maria Sardelli, Mario Castelnuovo Tedesco, Hans Haug, Manuel Maria Ponce e Giuseppe Crapisi.
SALA FERRARA 6 MAGGIO, ORE 18
RISCOPERTA D’AUTORE TRIO ARTÈ
Mirko D’Anna violino Giorgio Garofalo violoncello Valentina Casesa pianoforte. Musiche di Angelo Maria Benincori e Robert Schumann.
SALA FERRARA 9 MAGGIO, ORE 19
DUO VERNUCCIO – SPATAFORA
Enza Vernuccio Carmela Spatafora pianoforte a quattro mani. Musiche di Giuseppe Crapisi, Franz Schubert, Johannes Brahms, Norino Buogo, George Gershwin.
SALA FERRARA 12 MAGGIO, ORE 18
ANCHE IN DUO…
Giuseppe La Marca pianoforte Emanuele La Marca violoncello. Musiche di Robert Schumann, Vincenzo Mannino e Johannes Brahms.
SALA FERRARA 13 MAGGIO, ORE 18
POEMI D’AUTUNNO
omaggio a Erik Satie nel centenario dalla morte.
Duilia Martellucci voce recitante Francesco La Bruna violino Franco Vito Gaiezza pianoforte.
Musiche di Erik Satie, Gabriel Dupont, Jules Massenet, César Franck, Antonio De Curtis Letture di alcune poesie di Paul Verlaine, Giosué Carducci, Vincenzo Cardarelli.
SALA FERRARA – TEATRO MASSIMO 24 -25 MAGGIO PALERMO
SAXOPHONEVENT 2025
3a edizione
A cura di Giuseppe Palma
SALA FERRARA 3 GIUGNO, ORE 18
TAFFANEI
Quintetto di fiati e pianoforte Francesco Sclafani flauto Stefano Lucentini oboe Paolo Miceli clarinetto Salvatore Palmeri fagotto Tommaso Santangelo corno Riccardo Scilipoti pianoforte.
CHIESA DI SANTA MARIA DELL’AMMIRAGLIO (MARTORANA) 6 GIUGNO, ORE 19
Messa Resvelliez Vous (sine nomine) di Guillaume Dufay Emanuele Buzi mandolino Cristina Greco arpa Lucio Garau organo portativo In collaborazione con le classi di Canto e Direzione di coro.
SALA FERRARA 10 GIUGNO, ORE 18
CONCERTO DEDICATO A LIVIA GIACCHINO
Ranieri Schicchi pianoforte.
SALA FERRARA 17 GIUGNO, ORE 18
BRASS QUINTET CONCERT
Nicola Genualdi tromba Francesco Gibellini tromba Tommaso Santangelo corno Francesco Tolentino eufonio Giuseppe Bonanno trombone Musiche di Marc-Antoine Charpentier, Manuel Rodriguez, Nunzio Ortolano, Henry Purcell, Luther Henderson, Ennio Morricone e Nicola Piovani.
SALA FERRARA 20 GIUGNO, ORE 18
IL GIRO DEL MONDO IN… 88 TASTI
Marzia Manno pianoforte in collaborazione con i ragazzi delle “Magiche dita”.
SALA FERRARA 24 GIUGNO, ORE 18
MEDITERRANEAN BRASS
Nicola Genualdi tromba Tommaso Santangelo corno Salvatore Bonanno basso tuba Andrea Muratore percussioni Francesco Tolentino direttore Musiche di Marc-Antoine Charpentier, John Iveson, Ennio Morricone, Giovanni Gabrieli, Manuel Rodriguez, Luther Henderson, Nunzio Ortolano, Nicola Piovani, Giacomo Puccini.
SALA FERRARA 27 GIUGNO, ORE 18
PRIMA ASSOLUTA
Gaetano Costa sassofono Roberto Alisena pianoforte
SALA FERRARA 1 LUGLIO, ORE 18
PIERINO, IL LUPO E…
Francesco Sclafani flauto Stefano Lucentini oboe Paolo Miceli clarinetto Salvatore Palmeri fagotto e voce recitante Tommaso Santangelo corno. Musiche di Sergej Prokofiev e Umberto Bertone.
SALA FERRARA 8 LUGLIO, ORE 18
CONCERTO DI ARIE SICILIANE
Lucia Incarbona attrice Antonina Alessi soprano. In collaborazione con gli studenti della classe di Canto.
ABBAZIA DI S. MARTINO DELLE SCALE 19 LUGLIO, ORE 21
CONCERTO IN COLLABORAZIONE CON IL FESTIVAL ORGANISTICO DI SAN MARTINO DELLE SCALE
Orchestra Sinfonica del Conservatorio diretta dagli allievi della classe di Direzione d’orchestra del maestro Antonino Fogliani.
SALA FERRARA 23 SETTEMBRE, ORE 18
LA SPAGNA NEI QUINTETTI DI BOCCHERINI
Dario Macaluso chitarra Francesco La Bruna violino Francesco Palmisano violino.
SALONE MANNINO 6 OTTOBRE, ORE 18
IL DIARIO DEI RICORDI
Filomena Schettino soprano Giulio Potenza pianoforte. Musiche di Robert Schumann e Giuseppe Martucci.
SALA FERRARA 14 OTTOBRE, ORE 18
KAMMERKONZERT (Da Bach a oggi)
Ottetto Trascrizione di musiche di Johann Sebastian Bach, Fryderyk Chopin, Johann Strauss, composizione originale di Lucio Garau e Matteo Helfer.
SALA FERRARA 11 NOVEMBRE, ORE 18
DUO ANTINORO-CEI
Daniele Antinoro sassofono Dorotea Cei pianoforte. Musiche di Paul Bonneau, Jacques Ibert, Eraclio Sallustio, Aleksandr Konstantinovič Glazunov.
CHIESA DI S. GIUSEPPE DEI TEATINI 22 NOVEMBRE, ORE 20.30
IN PARADISUM
Coro del Conservatorio Giacoma e Vincenzo Marrone D’Alberti pianoforte a quattro mani. Musiche di Antonio Fortunato.
SALA FERRARA 25 NOVEMBRE, ORE 18
MOZART FOR PIANO AND STRINGS
con la partecipazione degli studenti Alessandro Piccichè Andrea Randazzo Carmen Sottile. Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart per due pianoforti.
LUOGO E DATA DA DEFINIRE
IN CANTU ET IN SERMONE
Ensembe vocale del Conservatorio Pietro Gizzi direttore.
SALA FERRARA 9 DICEMBRE, ORE 18 GRAND HOTEL SATIE
Cafè – chantant Scherzo musicale in un atto.
Un progetto di Tiziana Arena e Giovanni Mazzara Gianfranco Pappalardo Fiumara, Enrico Stassi e Maria Teresa Coraci interpreti Francesco Zito costumi Roberto Lo Sciuto ambientazione scenica Giovanni Mazzara regia Musiche di Erik Satie, Jacques Offenbach in collaborazione con la classe di canto della professoressa Tiziana Martana.
RASSEGNE
Rassegna di Musica Antica
SALA FERRARA 9 SETTEMBRE – 7 OTTOBRE, ORE 18
9 SET LA NAPOLI DI SCARLATTI
Gioacchino Comparetto oboe Alessandro Nasello fagotto Rossella Policardo clavicembalo Musiche di Domenico Scarlatti, Francesco Papa, Alessandro Scarlatti, Francesco Ricupero
30 SET COL DA CAPO Arie per contralto da melodrammi e oratori di Alessandro Scarlatti
Filippo Mineccia controtenore Nicholas Robinson violino Rossella Croce violino Giorgio Chinnici viola Alessandro Palmeri violoncello Marco Lo Cicero contrabbasso Marco Silvi clavicembalo.
7 OTT SALA FERRARA, ORE 18
DUO CARTOSIO-MORINI
Piero Cartosio, flauto Guido Maria Morini clavicembalo. Musiche di Johann Sebastian Bach.
LUOGO E DATA DA DEFINIRE
L’ABRAMO di Alessandro Scarlatti
Ensemble di Musica Antica del Conservatorio Ignazio Maria Schifani direttore.
Rassegna Jazz
SALA FERRARA 5-12 MAGGIO, ORE 20.30
5 MAG MAURO CARPI QUARTET
Mauro Carpi violino Fabio Crescente contrabbasso Giuseppe Urso, batteria Riccardo Randisi pianoforte.
6 MAG FUSION ZERO SEXTET Oltre la siepe Omaggio a Frank Zappa
Giovanni Mattaliano clarinetto, musiche e testi Gaspare Palazzolo sassofono Dino Gnassi trombone Giuseppe Urso batteria, musiche Marco Gaudio basso elettrico Alessio Romeo tastiere.
7 MAG ZYZ PERCUSSION ORCHESTRA
Giuseppe Urso pianoforte
8 MAG FLORA FAJA QUINTET
Flora Faja voce Orazio Maugeri sassofono Giuseppe Costa contrabbasso Fabrizio Giambanco batteria Riccardo Randisi pianoforte.
9 MAG FRANCESCO GUAIANA DEDALO ENSEMBLE
Francesco Guaiana chitarra con la partecipazione degli studenti delle classi di Jazz.
10 MAG RICCARDO RANDISI TRIO
Marco Gaudio contrabbasso Simone Rumolo, batteria Riccardo Randisi, pianoforte
11 MAG GAETANO RICCOBONO VOCAL ENSEMBLE
Gaetano Riccobono voce, arrangiamenti, pianoforte Marisa Tumminello, Chiara Costa, Arianna Franza, Francesca Teriaca, Marco Rini, Maria Azarova voci.
12 MAG JAZZ GUITAR ICONS
Francesco Buzzurro chitarra con la partecipazione di Francesco Guaiana e degli allievi delle classi di Chitarra jazz.
Tracce di Suoni
Conservatorio, Sala Ferrara
Settimane di musica contemporanea
SALA FERRARA 13 – 20 MAGGIO, ORE 20.30 20 – 28 OTTOBRE, ORE 20.30
Gli Open Day sono una novità che ha l’obiettivo di coinvolgere sempre più la città nella vita del Conservatorio e avranno la cadenza di una o due domeniche al mese a partire da aprile. Sono destinati ai saggi e all’esibizione dei più giovani che avranno modo di misurarsi con il pubblico di Palermo. Gli spazi riservati agli studenti sono numerosi e comprendono concerti, saggi di classe e progetti speciali. Il Conservatorio di Palermo è, infatti, dotato di un’offerta molto ampia che, anche quest’anno potrà essere apprezzata attraverso la stagione concertistica che ne deriva e che la presenta al pubblico sotto forma di grande vetrina tanto dei docenti quanto degli studenti.
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