Poteva essere una strage ma la fortuna ha voluto che così non fosse. E’ di una palazzina crollata, un’altra sventrata e di quattordici persone rimaste ferite il bilancio di un’esplosione dovuta a una fuga di gas dalla rete cittadina in via Galermo, nel quartiere di san Giovanni Galermo, a Catania.

Crollata palazzina di case popolari

A crollare è stata una palazzina di tre piani dello Iacp, l’istituto autonomo case popolari. Dopo una notte di ricerche è stata dichiarata la fine dell’emergenza persone scomparse, non ci sono più  dispersi. L’unico che mancava all’appello era scappato dopo l’esplosione e vedendo le fiamme e si è presentato spontaneamente. Si scava comunque tra le macerie nonostante si sia scavato per tutta la notte.

La fuga di gas

Nella stessa zona, già nel corso della mattina, una squadra di tecnici stava lavorando per riparazioni su alcune condutture. Nel primo pomeriggio di ieri, nella zona di via Santa Sofia, a ridosso dal luogo dell’esplosione, gli universitari del Cus avevano avvertito un forte odore di gas e avevano dato l’allarme, facendo scattare l’emergenza. L’esplosione è avvenuta intorno alle 19,30.

L’unità di crisi

In seguito all’incidente un tavolo tecnico è stato istituito in prefettura a Catania. L’unità di crisi ha gestito, con il Comune, la Protezione civile e le associazioni di volontariato, l’evacuazione di almeno 150 persone dalla zona in cui è avvenuta l’esplosione e adesso dovrà occuparsi della sistemazione logistica provvisoria e abitativa di questi nuclei familiari fino a cessata emergenza.

Le sacche di gas da disperdere

Il lavoro dei vigili del fuoco continua con estrema prudenza. Bisogna accertarsi che non ci siano ulteriori sacche di gas nel quartiere oltre quelle già individuate e procedere a farlo disperdere senza correre ulteriori rischi. Fra i 14 feriti, infatti, ci sono anche 4 vigili del fuoco che sono dovuti ricorrere alle cure mediche nelle prime fasi del soccorso