Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda che vede protagonisti i lavoratori di Caronte&Tourist. Le sigle sindacali hanno inviato la diffida legale alla società, incrinando, forse definitivamente, i già tesi rapporti con i vertici dell’azienda marittima. Le segreterie regionali della Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti hanno, inoltre, comunicato la disdetta di tre accordi siglati con l’azienda: l’autoregolamentazione del diritto i sciopero, la chiusura delle cucine e il contratto integrativo aziendale. Un passo importante che segna una svolta significativa nelle relazioni tre le due parti. Al dietrofront dei sindacati si aggiunge anche l’intimazione dei sindacati che rischia di rendere ancora più rovente il rapporto.
“Sono dipendente della Siremar da 26 anni – racconta a BlogSicilia Antonino La Torre, lavoratore Siremar e sindacalista Filt Cgil – dalla lettera dei provvedimenti urgenti ad oggi stiamo lottando per riottenere le licenze per tutti, le regolari turnazioni, scongelare le liste di stabilizzazione in Crl e Tp (continuità rapporto lavorativo e turno particolare), per la sicurezza delle navi e la responsabilità dei lavoratori. E’ importante ripristinare le tabelle d’armamento ed ottenere l’indennità di navigazione – aggiunge – e tutto questo deve accadere per il bene di tutti i lavoratori di C&T e per lavorare con più armonia”.
La posizione dei sindacati
Negli ultimi anni, il settore marittimo ha visto un crescente numero di controversie riguardanti la gestione del personale e le condizioni di lavoro a bordo delle navi. Recentemente, le organizzazioni sindacali hanno espresso forti preoccupazioni riguardo a pratiche di turnistica che violano i contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) e gli accordi precedentemente stipulati.
All’interno di una lettera formale, i sindacati, hanno denunciato la decisione unilaterale della società marittima di modificare le turnazioni lavorative, imponendo un sistema che non solo contrasta con le normative vigenti, ma crea anche un significativo disagio tra i lavoratori. La richiesta di una turnistica equa è fondamentale per garantire condizioni dignitose per il personale marittimo.
Cessazione dei pasti a bordo
Le organizzazioni sindacali hanno richiamato l’attenzione anche su un accordo siglato nel marzo 2019 in cui si stabiliva un sistema di turnazioni particolare per compensare i disagi subiti dai lavoratori a bordo delle navi in servizio verso le isole minori, Ustica e le Eolie. La cessazione dell’organizzazione dei pasti a bordo aveva reso necessaria questa modifica, ma la società avrebbe disatteso tali impegni, aggravandone la situazione.
Indennità aziendale congelata
In aggiunta, è stata sollevata la questione delle “scrivanie virtuali”, un istituto introdotto nel 2022 per riconoscere ai nuovi assunti un’indennità aziendale. La decisione di congelare questo sistema a partire dall’agosto 2024 rappresenta un ulteriore passo indietro per i diritti dei lavoratori e una violazione degli accordi presi.
Un altro punto cruciale riguarda le operazioni di rizzaggio e derizzaggio (operazioni finalizzate a legare solidalmente un oggetto alla nave in modo che resti fisso durante la navigazione) dei mezzi trasportati in garage. Secondo una sentenza del Consiglio di Stato, tali operazioni devono essere effettuate esclusivamente da personale specializzato, il che implica che i lavoratori non possono essere impiegati in attività diverse da quelle specificamente fissate.
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