Crescono in Sicilia i tentativi di truffa nei confronti degli anziani con il sistema del falso avvocato e del falso carabiniere. Truffe che hanno già raggirato centinaia di persone portando via tutti gli avere, in contanti e gioielli, presenti in casa, facendo leva sull’amore per un figlio om per un nipote.
Come si svolge la truffa
La truffa ha uno schema ormai consolidato: il primo truffatore telefona a casa di un anziano presentandosi come un avvocato. Spesso ha un accento Campano e racconta che un figlio o un nipote viene trattenuto in caserma dai carabinieri per aver investito una persona piuttosto che per un altro qualsiasi reato come ad esempio una ragazzina trattenuta per aver rubato occhiali di valore dall’espositore di un negozio. Il finto avvocato conosce il nome del congiunto e ne conosce la storia personale. Al termine della conversazione informa gli anziani che occorre pagare una cauzione per far liberare il giovane ma questa cauzione va pagata direttamente nelle mani delle forze dell’ordine non certo a lui.
Quando l’anziano decide di farsi carico del pagamento compare il falso carabiniere che si presenta a casa a volte addirittura in divisa (naturalmente falsa) a volte solo mostrando un presunto distintivo. Questi si fa consegnare tutto il contante possibile ed ogni oggetto di valore e promette il rilascio in serata.
Tutto questo fa leva sulle storie dei film americani visto che in Italia non esiste alcuna disposizione di legge che permetta il rilascio dietro pagamento di una cauzione e nessun ufficiale pubblico incassa pagamenti in contanti o gioielli.
Ci sono diverse varianti come quella de parente in ospedale o del conto corrente bloccato e a volte non vengono precedute dalla telefonata per non dare il tempo alle vittime di avvertire forze dell’ordine e parenti
A gennaio preso di mira il Messinese
Dall’inizio dell’anno, ad essere preso di mira è il Messinese dopo numerose truffe avvenute nel palermitano , nel Trapanese, nel Catanese. Dai dati forniti dai Carabinieri del Comando Provinciale, si evidenzia un consistente numero di segnalazioni al 112 da parte di anziani che hanno riferito di tentate truffe, fortunatamente non andate in porto perché i malcapitati hanno intuito il raggiro.
Ad esempio, nella zona tra Taormina e Giardini Naxos, in soli due giorni, ci sono stati ben 8 casi di tentativi, in cui uomini, con le scuse più disparate, hanno cercato di ingannare anziane e anziani, dicendo ad esempio che il figlio era stato trattenuto in caserma o che la figlia aveva causato un incidente stradale, passando addirittura il telefono a una donna che, piangendo, si spacciava per la parente che chiedeva di consegnare tutto l’oro perché altrimenti avrebbe rischiato un anno di carcere.
Truffe sventate
In molti episodi le persone contattate non hanno dato ascolto, sapendo di avere a che fare con tentativi di truffe, e in qualche caso i truffatori, dopo la telefonata, si sono presentati a casa della vittima, allontanandosi subito dopo l’arrivo di qualche parente o vicino di casa. Le possibili vittime, alcune delle quali avevano partecipato agli incontri con i Carabinieri nel corso delle campagne informative sul fenomeno, hanno quindi riconosciuto tutti i segnali di una vera e propria truffa, adottando le giuste precauzioni che hanno evitato il raggiro e segnalando subito l’accaduto al numero di pronto intervento 112, consentendo così ai militari dell’Arma di avviare le indagini.
Quattro truffatori arrestati
Nelle ultime settimane, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, grazie alle segnalazioni tempestive al 112 dei cittadini e alle denunce dettagliate di alcune persone anziane colpite, hanno scoperto casi di truffa, arrestando quattro persone. Due individui di origine campana sono stati arrestati infatti il 21 dicembre scorso dai Carabinieri, dopo che avevano truffato un’anziana di Santa Teresa di Riva. Un uomo e una donna, entrambi della provincia di Catania, invece, sono stati arrestati il 10 gennaio in esecuzione di misura cautelare, dopo un’indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Mistretta, da cui sono emersi gravi indizi per una truffa subita da un’anziana mistrettese nel maggio 2024.
I consigli contro le truffe
In caso di tentativi di truffa i carabinieri consigliano di avvertire subito il 112, il numero unico di emergenza, contattare il parente che sarebbe “nei guai” attraverso i proprio canali e, ove non posso rintracciabile, farsi trovare in compagnia di terzi se non dei carabinieri stessi quando arriva il presunto esattore della cauzione.
Nel caso la truffa venga portata a termine senza far precedere la visita da una telefonata è necessario prendere tempo e invitare i falsi esattori a tornare dopo qualche ora o annunciare che ci si recherà personalmente in caserma.
Per informare gli anziani è stata lanciata una campagna informativa mediatica contro le truffe promossa nel 2024 dall’Arma dei Carabinieri e che ha visto protagonista – quale testimonial – il celebre attore Lino Banfi, il “Nonno d’Italia”. Un video, divenuto in poco tempo virale, ha consentito di spiegare alle persone anziane e ai loro familiari come riconoscere i segnali di una truffa e come reagire per non cadere nella rete dei malviventi.
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